Contratto personale dirigente Polizia, aperti i lavori: “Risorse inadeguate consentiranno solo 35 euro di aumento”
Si sono aperti i lavori per il primo contratto area negoziale personale Dirigente alla presenza del Ministro della Funzione Pubblica Fabiana Dadone. Ecco la nota del Sindacato Autonomo di Polizia
Registriamo che il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese non ha presenziato ai lavori delegando in tal senso il Viceministro Mauri.
L’apertura del tavolo ha significato un importante momento per la Polizia di Stato in quanto dopo quasi quarant’anni dalla riforma finalmente anche il personale Dirigente ha una propria area negoziale.
Le materie oggetto della trattativa riguardano importanti aspetti della vita professionale, sia di carattere economico, quali il trattamento accessorio e di missione, che di carattere normativo come aspettative, congedi, permessi e criteri di formazione e aggiornamento professionale.
Tuttavia abbiamo subito rilevato l’insufficienza delle risorse poiché le somme disponibili consentirebbero di riconoscere mediamente circa 35 euro netti procapite al mese.
È evidente che con tali disponibilità non è possibile prevedere adeguate indennità per le importanti responsabilità del personale Dirigente e per gli specifici compiti di ordine e sicurezza pubblica, contrasto alla criminalità e di gestione patrimoniale. Si tratta di incarichi cardine per la sicurezza dello Stato che incidono profondamente sul buon andamento del suo funzionamento.
Per questi motivi la norma che riconosce al personale delle Forze di polizia la specificità della funzione (L.183/2010) va adeguatamente valorizzata in modo da implementare ulteriormente le risorse disponibili facendo leva proprio su tale peculiarità.
In particolare è indispensabile individuare forme moderne e flessibili di riconoscimento delle responsabilità dirigenziali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi, abbandonando un sistema retributivo basato principalmente sull’istituto degli straordinari.
Oltre a ciò abbiamo rinnovato la richiesta di audizione, come previsto per legge, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte prima dell’approvazione della legge di bilancio in quanto è necessario che siano individuate risorse aggiuntive per la definizione dell’area negoziale dirigenziale ma anche sufficienti risorse per realizzare un’adeguata tutela legale sia per fatti di servizio che per eventuali responsabilità di carattere civile o contabile nelle quali il personale potrebbe incorrere nell’esercizio delle proprie funzioni.
Tali tutele non possono e non devono incidere sulle risorse destinate alla definizione degli accordi contrattuali poiché significherebbe sottrarre ai Dirigenti stanziamenti che sono finalizzati ad assicurare una retribuzione adeguata ai compiti loro demandati.
Infatti, le responsabilità di carattere civile o contabile sono consequenziali all’esercizio delle funzioni che i Dirigenti sono chiamati ad espletare ex lege in nome e per conto dell’Amministrazione e pertanto dovrebbe farsene carico lo Stato con la predisposizione di diversi e ulteriori stanziamenti.
Infine, abbiamo chiesto al Ministro di conoscere esattamente i dati del personale, suddivisi per qualifica, al fine di poter meglio valutare le questioni legate agli aspetti economici e di avanzare una prima proposta anche sulla parte normativa che sarà oggetto di confronto.