CONTRATTI, RIORDINO ED ASSUNZIONI. LE NOVITA’ PER MILITARI E FORZE DI POLIZIA
Sono giorni decisivi per il futuro delle Forze Armate: domani verrà fatta chiarezza sul rinnovo contratti della Pubblica Amministrazione, ma intanto si torna a discutere del riordino carriere. Ecco tutte le novità per Forze Armate e Vigili del Fuoco. E’ Forexinfo in un articolo a cura di Simone Micocci a proporre un compendio delle novità previste nei prossimi giorni.
Le prossime settimane, quindi, saranno decisive per il futuro delle Forze Armate. Infatti, dopo circa dieci anni di contratti bloccati, per le Forze dell’Ordine e per tutta la Pubblica Amministrazione ci potrebbe essere il rinnovo che con ogni probabilità porterà ad un aumento di stipendio.
Tutto questo mentre Matteo Renzi ha annunciato 10.000 nuove assunzioni, tra le quali ci sono anche le 429 unità bandite nel prossimo concorso di Polizia aperto ai civili.
La riforma dei ruoli e delle qualifiche è molto attesa dalle Forze dell’Ordine. Prevista dal ddl sulla riforma della PA, con questa novità ci sarà una semplificazione della selva dei ruoli, qualifiche, incarichi e attribuzioni che caratterizza gli operatori delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco.
Quali saranno le novità? Come prima cosa verrà data una maggiore importanza al merito, poiché i ruoli base potranno accedere alle qualifiche superiori solamente attraverso delle selezioni che terranno conto dello “stato di servizio”. Per ogni ruolo verrà creata una figura con mansioni specializzate che sarà retribuita con un assegno di responsabilità. Sono previsti anche dei cambiamenti sui titoli di studio. Nel dettaglio:
- con il diploma si potrà diventare massimo maresciallo o ispettore;
- con la laurea triennale si potrà diventare capitani o commissari;
- con la laurea specialistica, o la quinquennale del vecchio ordinamento, si potrà diventare dirigenti o generali.
Il testo sul riordino delle Forze Armate è quasi completato, tuttavia le organizzazioni sindacali non concordano ancora su alcuni aspetti. Ad esempio, Siulp, Silp-Cgil, Uil-Ps, Ugl-Ps e Siap, sindacati della Polizia di Stato, non sono d’accordo con il passo indietro fatto sull’unificazione del ruolo di base “Agenti, Assistenti e Sovrintendenti”.
Per questo motivo nella giornata di ieri è andato in scena un incontro a cui hanno preso parte questi sindacati e l’Amministrazione.
L’Amministrazione, inoltre, ha garantito che questo incremento non andrà ad incidere negativamente sui 440 milioni di euro stanziati per il bonus di specificità di 80€ mensili.
Nella nuova bozza presentata dall’Amministrazione ci sono altre novità che rivoluzioneranno l’impianto generale delle Forze Armate. Ad esempio, così come richiesto dai sindacati, con il riordino verrà introdotto l’obbligo di diploma per l’accesso alla carriera base.
Infine, nel nuovo testo presentato ai sindacati, è previsto un riconoscimento immediato per tutto il personale attraverso la rideterminazione dei valori parametrali con benefici economici per tutte le qualifiche. Insomma, grazie a questa novità anche coloro che nel breve termine non usufruiranno delle nuove procedure per l’avanzamento di carriera potranno avere comunque un beneficio economico.
Nonostante ci siano degli aspetti positivi, le OO.SS. non sono ancora soddisfatte del testo per il riordino delle carriere perché ci sono ancora delle mancanze:
- mancata chiarezza sulla previsione di meccanismi di progressione carriera atti a garantire la cosiddetta “carriera di base”;
- mancanza di soluzione idonee per il risarcimento delle penalizzazioni derivate dalla mancata indizione dei concorsi per il Ruolo direttivo speciale.
Per questo motivo le associazioni sindacali hanno chiesto un maggiore impegno dell’Amministrazione per soddisfare le loro richieste. Ne sapremo di più nelle prossime settimane.
900 milioni di euro per il rinnovo contratti
Importante novità non solo per le Forze Armate, ma per tutte le Pubbliche Amministrazioni: nel testo della Legge di Stabilità 2017, che verrà presentata domani da Matteo Renzi, sono previsti 900 milioni di euro per il rinnovo dei contratti statali.
Grazie a questa cifra si potrà procedere finalmente allo sblocco dei contratti. Il Governo quindi sembra aver rivisto il piano originale che prevedeva uno stanziamento di 300 milioni di euro per il rinnovo. Una cifra insufficiente per i sindacati, poiché non avrebbe coperto neppure una minima parte del rinnovo.
Dopo anni di immobilismo è arrivato finalmente il momento dello sblocco dei contratti? Probabilmente sì, ma per averne la certezza dovremo pazientare fino a domani quando verrà svelato il testo della Legge di Bilancio 2017.