CONTRATTI MILITARI E FORZE DI POLIZIA, LA RISPOSTA APPROSSIMATIVA DEL MINISTRO MADIA
È da luglio dell’anno scorso che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti. Esordisce così l’on. Vito nell’illustrare l’interrogazione sul blocco contrattuale del Comparto Sicurezza e Difesa. E’ una categoria disagiata – prosegue l’on. Vito – almeno il governo riconosca non l’elemosina degli 80 euro ma un contratto.
Di seguito la replica del Ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione Marianna Madia
Da quando si è insediato il nostro governo abbiamo sempre detto che una conseguenza patologica della crisi economica nel settore pubblico è stata la contrazione delle dinamiche salariali. Nel settore privato spesso si è perso il lavoro e spesso senza percepire un euro di indennità. Nel settore pubblico in una situazione di non normalità sono stati bloccati i contratti.
Due cose doveva fare il governo per riavviare la stagione dei contratti, la prima era stanziare delle risorse, noi lo abbiamo fatto nella scorsa legge di stabilità con una cifra simbolica (300 milioni di euro) ma comunque una cifra che ci consentiva formalmente di riavviare il percorso. Nella prossima legge di stabilità stanzieremo ulteriori risorse lo ha già detto anche il Presidente del Consiglio. L’altra condizione a normativa vigente è che si riducessero i comparti di contrattazione a 4 e non appena sindacati ed Aran hanno raggiunto l’accordo, ho convocato le organizzazioni sindacali per decidere con loro il percorso che avremmo intrapreso per riaprire la contrattazione. Abbiamo quindi convenuto già nel mese di luglio che ci sarebbero stati nei mesi successivi incontri tecnici con il presidente dell’Aran. Non mancherò nelle prossime settimane di rincontrarli, discutere per poi adottare l’atto di indirizzo che formalmente riavvierà la stagione di contrattazione.
Per quanto riguarda il rinnovo specifico del contratto del Comparto Sicurezza e Difesa anche in questo caso c’è stato un primo stanziamento nella scorsa legge di stabilità con la prossima legge di bilancio il governo individuerà ulteriori risorse si potrà avviare in via formale il confronto negoziale.
Però vorrei ricordare che oltre al rinnovo contrattuale il governo ha riservato una specifica attenzione aggiuntiva a questi comparti che si è concretizzata in ulteriori misure di sostegno nella scorsa legge di stabilità ma soprattutto anche in alcune importanti deleghe già dotate di specifiche risorse finanziare che andranno esercitate nei prossimi mesi e che sono destinate al riordino delle carriere delle forze armate e dell’ordine.
Una risposta largamente insufficiente, debole ed offensiva. Questa la replica dell’interrogante Vito. Gli stanziamenti del governo sono ridicoli – prosegue Vito – si sta prendendo in giro la Corte Costituzione, il Parlamento ed i lavoratori, in particolare il Comparto Sicurezza E Difesa. Anche il riordino delle carriere non può essere fatto se non con i giusti stanziamenti. L’unica cosa che è stata fatta è stata quella che il parlamento aveva chiesto di non fare, che non porterà nessun risparmio, è l’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato. Si prendono in giro delle persone delle quali lo stato si deve occupare, non si può fare propaganda sulla pelle dei militari, dei poliziotti. Il governo – conclude Vito – deve garantire il contratto, dare alle forze dell’ordine quello che spetta.