Carabinieri

Chi difende i difensori? Taser o non Taser? Ad un anno dalla fine della sperimentazione sull’utilizzo non abbiamo ancora notizie da parte di nessuno….

Questa segreteria regionale, da sempre a tutela degli operatori di polizia, dopo aver ricevuto centinaia di lamentele a livello nazionale, decide di ritornare sull’argomento; argomento che non solo interessa le forze di polizia, ma anche i cittadini onesti, quei cittadini che realmente sono dalla parte delle forze dell’ordine, senza interessi e senza motivi di propaganda. E’ quanto sottolinea il Segretario Regionale Lombardia del Nuovo Sindacato Carabinieri, William Ricci.

Come è noto a tutti – sottolinea Ricci – la sperimentazione della pistola ad impulsi elettrici ha avuto inizio il 5 Settembre 2018 per terminare il 5 Giugno 2019, è stata data in dotazione alle varie forze di polizia di dodici città (Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Brindisi e Genova), poi? Il nulla. Nonostante la sperimentazione abbia dato esiti positivi e le parti politiche annunciavano lo scorso Giugno il via libera alla gara di appalto, allo stato dei fatti siamo ancora in alto mare, è già passato un anno, dove più di 2700 operatori di forze di polizia sono rimasti feriti in interventi operativi, dove ancora non è chiaro come e quando possa essere utilizzata questa pistola, poiché le normative ministeriali non hanno chiarezza e non danno quella tranquillità che un operatore di polizia dovrebbe avere mentre svolge il servizio, scaricando su di loro responsabilità che altri non vogliono prendersi.

Tutto questo implica anche rallentamenti nei corsi di formazione per l’utilizzo della pistola, allungandone i tempi di impiego. Saremmo curiosi  – conclude Ricci – di sapere dalle parti politiche i motivi per i quali la gara di appalto non sia stata ancora emessa, ma soprattutto le norme amministrative di utilizzo, vorremmo capire chi realmente si voglia tutelare!

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