CASERME SULLE DOLOMITI? NO, ALBERGHI A 5 STELLE PER UFFICIALI: “26 EURO AL GIORNO, PENSIONE COMPLETA”
(di Lorenzo Galeazzi) – Arabba, Corvara e Siusi. Nomi
noti per gli appassionati di sci e passeggiate in montagna.
Località turistiche che sono dei veri e propri paradisi naturali, ma non a
portata di tutte le tasche. A meno di non essere ufficiali degli Alpini o
“personalità di adeguato livello” con “particolari titoli di benemerenza” nei
confronti delle Forze Armate.
noti per gli appassionati di sci e passeggiate in montagna.
Località turistiche che sono dei veri e propri paradisi naturali, ma non a
portata di tutte le tasche. A meno di non essere ufficiali degli Alpini o
“personalità di adeguato livello” con “particolari titoli di benemerenza” nei
confronti delle Forze Armate.
In quel caso le vacanze a cinque
stelle in uno degli chalet abbarbicati sulle montagne altoatesine diventano più
convenienti del peggiore ostello della gioventù: 26 euro al giorno in
pensione completa, compresi i periodi di alta stagione come Natale,
Capodanno e Pasqua. Nel dettaglio: otto euro per pernottamento e
prima colazione e nove per pasto, ma, se si vuole risparmiare, si può fare
anche la mezza pensione.
stelle in uno degli chalet abbarbicati sulle montagne altoatesine diventano più
convenienti del peggiore ostello della gioventù: 26 euro al giorno in
pensione completa, compresi i periodi di alta stagione come Natale,
Capodanno e Pasqua. Nel dettaglio: otto euro per pernottamento e
prima colazione e nove per pasto, ma, se si vuole risparmiare, si può fare
anche la mezza pensione.
Tariffe irrisorie che sono scritte nero su bianco
nel “Regolamento per l’ammissione all’utilizzazione delle basi addestrative
delle Truppe Alpine” emanato dal comando di stanza a Bolzano.
Nel documento, dove viene specificato che i pagamenti possono essere effettuati
“esclusivamente indenaro contante”, c’è l’elenco dei presidi militari
trasformabili alla bisogna in residenze turistiche per “soggiorni invernali ed
estivi”: Caserma Gioppi ad Arabba, Villaggio Alpino
Tempesti a Corvara eVilla Ausserer a Siusi. Basi che,
“compatibilmente alle esigenze addestrative” possono essere utilizzate come
“Organismi di Protezione Sociale”, cioè strutture alberghiere finalizzate
al “mantenimento dell’efficienza del personale militare” e “all’aggregazione
sociale dei dipendenti” delle Forze Armate.
nel “Regolamento per l’ammissione all’utilizzazione delle basi addestrative
delle Truppe Alpine” emanato dal comando di stanza a Bolzano.
Nel documento, dove viene specificato che i pagamenti possono essere effettuati
“esclusivamente indenaro contante”, c’è l’elenco dei presidi militari
trasformabili alla bisogna in residenze turistiche per “soggiorni invernali ed
estivi”: Caserma Gioppi ad Arabba, Villaggio Alpino
Tempesti a Corvara eVilla Ausserer a Siusi. Basi che,
“compatibilmente alle esigenze addestrative” possono essere utilizzate come
“Organismi di Protezione Sociale”, cioè strutture alberghiere finalizzate
al “mantenimento dell’efficienza del personale militare” e “all’aggregazione
sociale dei dipendenti” delle Forze Armate.
Pubblicità
Gli “Ops” sono stati pensati dalla Difesa per
attività di caratterericreativo, culturale e assistenziale indirizzate
ai militari. All’interno di questa categoria, dove figurano le sale convegno e
icircoli ufficiali, ci sono anche i soggiorni marini o montani.
Strutture che, come recita la direttiva dello Stato maggiore della Difesa,
“hanno la finalità di consentire prioritariamente al personale in servizio
presso enti o reparti di maggiore impiego operativo, di trascorrere periodi di
riposo e di recupero psico-fisico in località aventi peculiari caratteristiche
climatiche e ambientali”.
attività di caratterericreativo, culturale e assistenziale indirizzate
ai militari. All’interno di questa categoria, dove figurano le sale convegno e
icircoli ufficiali, ci sono anche i soggiorni marini o montani.
Strutture che, come recita la direttiva dello Stato maggiore della Difesa,
“hanno la finalità di consentire prioritariamente al personale in servizio
presso enti o reparti di maggiore impiego operativo, di trascorrere periodi di
riposo e di recupero psico-fisico in località aventi peculiari caratteristiche
climatiche e ambientali”.
Peccato che, almeno nelle caserme-resort gestite dal
Comando degli Alpini, le cose non vadano esattamente così. Sì, perché le basi,
più che dalle truppe rientrate in Patria dopo mesi di missione all’estero, sono
frequentate da ufficiali in servizio o in pensione con
le loro famiglie. Basta leggere il regolamento d’ammissione alla voce “ordine
di priorità”: ufficiali, sottufficiali, truppa. Gerarchia che viene
replicata capitolo per capitolo: dagli effettivi in servizio permanente negli
Alpini, agli ausiliari delle penne nere, ai membri dell’Esercito, fino alle
vedove “che non hanno contratto altro matrimonio”.
Comando degli Alpini, le cose non vadano esattamente così. Sì, perché le basi,
più che dalle truppe rientrate in Patria dopo mesi di missione all’estero, sono
frequentate da ufficiali in servizio o in pensione con
le loro famiglie. Basta leggere il regolamento d’ammissione alla voce “ordine
di priorità”: ufficiali, sottufficiali, truppa. Gerarchia che viene
replicata capitolo per capitolo: dagli effettivi in servizio permanente negli
Alpini, agli ausiliari delle penne nere, ai membri dell’Esercito, fino alle
vedove “che non hanno contratto altro matrimonio”.
Queste strutture possono essere date in concessioni
a terzi o, come nel caso degli Alpini, gestite in maniera diretta. Così sono
gli stessi soldati a prestare servizio, tant’è che la vicenda emerge proprio
dall’esasperazione di due militari la cui attività addestrativa consisteva nel servire
ai tavoli durante i pasti. Sconcertati dalla situazione, si rivolgono
al Comando chiedendo spiegazioni, ma l’unica risposta che ottengono è l’allontanamento e
l’immediata sostituzione con dei volontari in ferma annuale.
a terzi o, come nel caso degli Alpini, gestite in maniera diretta. Così sono
gli stessi soldati a prestare servizio, tant’è che la vicenda emerge proprio
dall’esasperazione di due militari la cui attività addestrativa consisteva nel servire
ai tavoli durante i pasti. Sconcertati dalla situazione, si rivolgono
al Comando chiedendo spiegazioni, ma l’unica risposta che ottengono è l’allontanamento e
l’immediata sostituzione con dei volontari in ferma annuale.
Il soggiorno massimo consentito sia in estate che in
inverno è di un solo turno, cioè di una settimana, “fatta salva la
disponibilità di posti in assenza di richiedenti”. Difficile immaginare che non
ci sia la coda per accedere a questo tipo di strutture per meno di 30 euro al
giorno. Ma qui casca l’asino perché visionando il conto di una “personalità di
adeguato livello” (un’ex alta carica dello Stato di cui per motivi di privacy
non si farà il nome) si scopre che la vacanza, moglie al seguito e in pensione
completa, è durata un mese ed è costata solamente 1600
euro. Vino incluso, dato che una bottiglia di Lagrein al
ristorante degli Alpini costa solo 8 euro e 40 centesimi.
inverno è di un solo turno, cioè di una settimana, “fatta salva la
disponibilità di posti in assenza di richiedenti”. Difficile immaginare che non
ci sia la coda per accedere a questo tipo di strutture per meno di 30 euro al
giorno. Ma qui casca l’asino perché visionando il conto di una “personalità di
adeguato livello” (un’ex alta carica dello Stato di cui per motivi di privacy
non si farà il nome) si scopre che la vacanza, moglie al seguito e in pensione
completa, è durata un mese ed è costata solamente 1600
euro. Vino incluso, dato che una bottiglia di Lagrein al
ristorante degli Alpini costa solo 8 euro e 40 centesimi.