Sindacati Militari

Carabinieri, variante uniforme se fa caldo. Unarma “In maglioncino e giubba nera sono meno operativi”

“È di qualche giorno fa la disposizione del Comando Generale con la quale, in caso di un sensibile aumento delle temperature climatiche, il personale in servizio presso Tenenze/Stazioni o Nuclei/Sezioni/aliquote Radiomobile e PMZ impiegati nei servizi esterni, è AUTORIZZATO ad indossare una specifica variante dell’uniforme invernale attualmente in uso” si legge nel comunicato di UNARMA.

Nel dettaglio, al posto della giacca a vento in Goretex, viene autorizzato l’utilizzo del maglioncino a zip e camicia con cravatta per il personale delle Stazioni/Tenenze e la giubba nera con camicia e cravatta (o in alternativa la maglia tipo lupetto) per i Nuclei/Sezioni ecc.

UNARMA si dice “sbalordita e incredula” di questa disposizione, che preferisce “l’aspetto esteriore e l’eleganza del Carabiniere, a discapito della comodità e del benessere fisico, ma non solo, anche ad una minore EFFICENZA e soprattutto ad una minore SICUREZZA, nello svolgimento dei numerosi interventi e richieste di aiuto”.

In particolare, la giubba nera viene ritenuta “estremamente limitante nei movimenti e scomoda soprattutto se vi è la necessita da parte dell’operatore di far fronte a interventi particolarmente delicati”. Mentre il maglioncino a zip non è considerato “un abbigliamento funzionale e idoneo al tipo di servizio svolto su strada”.

UNARMA chiede quindi al Comando Generale di “dare la possibilità d’introdurre il cambio divisa estivo per Provincia e non per Regione” e di “prendere in considerazione eventuali proposte e consigli da parte di questo O.S poiché la funzionalità e la sicurezza di un qualsiasi capo di abbigliamento è regolato dalla normativa sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro”.

Inoltre, UNARMA ricorda al Comando Generale che attualmente i Nuclei/Sezioni/Aliquote Radiomobili sono costretti ad utilizzare la vecchia camicia a bottoni, mentre si chiede l’utilizzo della maglietta polo già in dotazione ad altri reparti.

Si conclude dunque che la disposizione, secondo UNARMA, andrebbe modificata ascoltando le richieste del sindacato per garantire maggiore funzionalità e sicurezza nello svolgimento dei servizi esterni dell’Arma dei Carabinieri.

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