CARABINIERI ARRESTANO L’ASSASSINO DEL MARESCIALLO MIRARCHI
(di Alessandra Ziniti) – All’affittuario delle serre, Francesco D’Arrigo, 51 anni, di Partinico erano arrivati poche ore dopo il delitto. Gli investigatori dei carabinieri del comando provinciale di Trapani guidati dal colonnello Stefano Russo se lo sono “lavorato” per settimane e alla fine, dalle indagini e dal lavoro incrociato degli specialisti del Ris, dei colleghi del Ros e dei cacciatori di Sardegna e Calabria, sono venuti fuori gli elementi per arrivare a chi, la notte del 31 maggio scorso, avrebbe sparato uccidendolo al maresciallo Silvio Mirarchi ucciso davanti ad una serra in cui si coltivavano novemila piante di cannabis.
Arrestato Nicolò Girgenti, 55 anni di Marsala, è l’ex proprietario del terreno dove è stato ucciso il militare. Positivo allo stub (avrebbe sparato di recente) nei suoi confronti il giudice delle indagini preliminari di Marsala ha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere. I dettagli dell’operazione saranno resi noti domattina alle 9.30 dal nuovo procuratore di Marsala Pantaleo. Silvio Mirarchi, 53 anni, è stato colpito alla schiena nella tarda serata del 31 maggio scorso mentre era appostato, in borghese, assieme a un collega nei pressi di una serra utilizzata per la coltivazione di marijuana. Si tratta delle campagne tra le contrade Ciavolo e Ventrischi. Mirarchi rimase gravemente ferito e spirò in ospedale il pomeriggio del 1° giugno.L’ipotesi più accreditata dalle prime ore è che a sparare siano stati i responsabili della piantagione di cannabis, che è stata sottoposta a sequestro, anche se Mirarchi quella sera non era in servizio antidroga.
Fondamentale per la ricostruzione dei fatti è stata la testimonianza dell’altro carabiniere con cui si trovava Mirarchi e che è rimasto miracolosamente illeso. Il collega ha raccontato che i due, in pattuglia, si erano fermati perchè attirati da alcuni rumori in quella zona di campagna buia e di essersi avvicinata alle serre. Solo dopo essere passati davanti alle persone che erano acquattate nelle campagne di fianco alla serra e di avere intimato loro “alt, carabinieri”, Mirarchi sarebbe stato colpito alle spalle. Sembrerebbe dunque smentita la prima ipotesi che chi ha sparato avesse scambiato i carabinieri per ladri di cannabis come era accaduto settimane prima in un altro conflitto a fuoco in cui è rimasto ucciso un cittadino rumeno.
Repubblica.it