Carabiniere si sfoga su Facebook per la morte del collega, l’Arma avvia un procedimento disciplinare
“Esprimiamo la nostra solidarietà al collega dell’Arma dei Carabinieri William Ricci, nei cui confronti è stato avviato un procedimento disciplinare in seguito ad un post che lo stesso ha pubblicato su Facebook, e nel quale esprimeva cordoglio per la morte del collega Emanuele Anzini, deceduto in servizio, investito da un pirata che non ha rispettato l’alt.”
È quanto si legge in una nota del sindacato di Polizia SAP. Il post, che pubblichiamo di seguito, è diventato subito virale e condiviso sui social.
“Da oggi Emanuele non è più con noi, investito da un ubriaco mentre svolgeva il suo turno di servizio su una gazzella dei carabinieri, a Terno D’Isola in provincia di Bergamo, questi episodi mi colpiscono nell’animo più di un colpo di pistola, semplicemente perché l’ho vissuti in prima persona, solo che dopo due anni trascorsi tra malattia ed interventi chirurgici, io sono ancora qui, lui e tanti altri Emanuele non hanno avuto la mia stessa fortuna. La cosa che mette più tristezza è che sono consapevole che abbia sacrificato la propria vita invano, in un’ Italia dove si tutela il delinquente e si accusa l’agente, in un’Italia dove meritocrazia, il sacrificio ed il rischio non vengono neanche ricompensati in busta paga, perché tanto il raccomandato è un privilegiato ed a fine mese guadagna anche più di te che oggi sei morto, da stupido, come mi è stato detto , perché oggi chi è appassionato ad un lavoro, soprattutto ad un reparto dove ci sarebbero solo sacrificio ed impegno come priorità si muore da stupidi, ed io sono orgoglioso di essere un radiomobilista come te, perché per noi fare il carabiniere significa essere al servizio della gente, dispiace verrai ricordato solo dai tuoi fratelli di strada, di noi importa poco a tutti i livelli, buon viaggio socio.”