Carabiniere si denuda davanti agli agenti in borghese, si giustifica: «Indago sulla prostituzione»
È in corso presso il tribunale di Modena un procedimento penale che vede imputato un carabiniere, attualmente sospeso dal servizio, per atti osceni e false dichiarazioni con l’aggravante dell’abuso di potere.
L’EPISODIO CONTESTATO
Nell’agosto 2021, presso la “cava” di via Albone a Campogalliano, area nota per incontri tra scambisti, si è verificato l’episodio incriminato. Una pattuglia in borghese del nucleo antidegrado, durante un normale controllo, è stata avvicinata da un uomo che, dopo approcci espliciti, ha esposto le proprie parti intime.
LA DIFESA IMPROVVISATA
Messo alle strette dagli agenti che si sono identificati, il militare ha tentato di giustificare la sua presenza dichiarando di essere impegnato in un’indagine sulla prostituzione. Ha mostrato ai due agenti alcuni siti di incontri sessuali, sostenendo che la donna raffigurata fosse al centro delle sue indagini. Una spiegazione ha convinto gli agenti a lasciarlo andare, salvo poi riferire l’accaduto ai superiori.
INDAGINI E SMENTITE
Le verifiche successive hanno rivelato l’insussistenza di qualsiasi indagine ufficiale. La posizione del militare si è ulteriormente complicata quando, circa un mese dopo, è stato nuovamente avvistato nella stessa zona da uno degli agenti coinvolti nel primo episodio.
PROCEDIMENTO IN CORSO
Il comportamento del carabiniere ha portato alla sua sospensione dal servizio e all’apertura di un procedimento penale. Il processo, in corso a Modena, ha visto martedì l’audizione di testimoni chiave. Le prossime udienze, fissate per il primo aprile, dovranno far luce definitiva sulla vicenda.
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