CALDO TORRIDO NELLE CASERME E MILITARI SENZA ACQUA
Bere acqua di più appena il termometro sale è normale perché la sensazione di sete aumenta. Ma non per tutti è così semplice. Per i militari della Stazione aeromobili della Marina militare di Grottaglie da circa un mese – secondo quanto riportato da numerosi militari in servizio presso la base – vi sarebbe assenza di acqua potabile negli appositi distributori degli hangar.
A sottolinearlo l’on. Mauro Pili del gruppo Misto in un interrogazione al Ministro della Difesa.
[infobox title=’Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-11683′]
presentato da
testo di
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il punto 1.13.1.1. dell’allegato IV intitolato «requisiti dei luoghi di lavoro» del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante «Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro», dispone: «Nei luoghi di lavoro o nelle loro immediate vicinanze deve essere messa a disposizione dei lavoratori acqua in quantità sufficiente (..) per uso potabile (..)»;
l’articolo 184 intitolato «Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per le Forze armate» del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante «Codice dell’ordinamento militare» dispone «La normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, si applica alle Forze armate nei limiti di compatibilità con gli speciali compiti e attività da esse svolti, tenuto conto delle insopprimibili esigenze connesse all’utilizzo dello strumento militare, come valutate dai competenti organismi militari sanitari e tecnici»;
nella stazione aeromobili della Marina militare di Grottaglie da circa un mese – secondo quanto riportato da numerosi militari in servizio presso la base – vi sarebbe assenza di acqua potabile negli appositi distributori degli hangar –:
se il Ministro interrogato sia al corrente di quanto segnalato e da cosa sia stato causato il disservizio;
quali urgenti iniziative siano state adottate a salvaguardia della salute degli operatori militari e civili.