CALCI ALL’AUTO DELLA POLIZIA, INSULTI E SFIDA IN PIENO CENTRO: SOLO UN FOGLIO DI VIA PER I DUE GIOVANI

Provocazioni in piazza Roma

ANCONA – Una scena di ordinaria arroganza nel cuore della città: insulti, sfide e persino un calcio contro l’auto della Polizia. È accaduto il 21 ottobre in piazza Roma, dove due giovani – un tunisino e un italiano, entrambi maggiorenni – hanno trasformato un normale controllo delle Volanti in un’esibizione di disprezzo verso le forze dell’ordine.

Il primo, cittadino tunisino, si è rifiutato di mostrare il permesso di soggiorno, motivo per cui è stato denunciato per inosservanza dell’obbligo di esibizione dei documenti. Il secondo, dopo essere stato congedato, ha iniziato a insultare gli agenti, fino a sferrare un violento calcio contro l’auto di servizio. Un gesto di sfida, un chiaro segnale di disprezzo per le regole e per chi le rappresenta.

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Dalla provocazione alla denuncia

L’atteggiamento è degenerato rapidamente. L’italiano, ormai fuori controllo, ha continuato a offendere e minacciare gli agenti fino a essere accompagnato in Questura per le procedure di rito. Nei suoi confronti è scattata una denuncia per violenza o minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Due episodi distinti ma legati dallo stesso filo: la sfida aperta allo Stato, messa in scena sotto gli occhi dei passanti. Un copione purtroppo già visto, dove il senso del limite scompare e l’autorità diventa bersaglio di rabbia e impunità.

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Fogli di via e divieti di ritorno

Il Questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha disposto il Foglio di via obbligatorio dal Comune di Ancona. I due giovani, ritenuti socialmente pericolosi, non potranno farvi ritorno: il tunisino per un anno, l’italiano per tre anni.

La misura – che prevede la reclusione e la multa in caso di violazione – è arrivata come risposta immediata, ma lascia un retrogusto amaro: dopo calci, insulti e oltraggi, tutto si chiude con un semplice allontanamento.

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L’ombra dell’impunità

Due giovani che sfidano apertamente la Polizia, un’auto colpita in pieno centro e, alla fine, solo un Foglio di via. La scena di piazza Roma resta l’ennesimo pugno allo stomaco per chi crede ancora nel rispetto delle regole.

Perché la domanda resta: quanto vale oggi l’autorità dello Stato se basta un calcio, un insulto e un sorriso di scherno per cavarsela con poco? L’impressione è che, ancora una volta, a vincere sia l’impunità. E che la linea tra legalità e sfida sia sempre più sottile, sempre più calpestata.