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BLOCCO DEI CONTRATTI, DOMANI IL VERDETTO: “SI RINNOVERANNO A PRESCINDERE DALLA SENTENZA!”

La resa dei conti per i dipendenti pubblici è
finalmente arrivata. Domani 23 giugno la Corte Costituzionale è
chiamata a pronunciarsi sulla legittimità del blocco dei contratti pubblici, e
quindi, anche degli appartenenti del Comparto Sicurezza e Difesa.

Nel
dettaglio, la Corte dovrà esaminare la tenuta costituzionale delle norme che
hanno congelato i contratti dei pubblici dipendenti dal 2011 al 2013 attraverso
il decreto legge 78/2010, il cosiddetto “anticrisi”, e la successiva proroga
del blocco per il 2014.
Una misura originariamente momentanea ormai divenuta
la regola di ogni legge di stabilità. E sarebbe proprio questo cavillo ad aver
stimolato la Corte ad un eventuale pronunciamento favorevole, con una decisione
che potrebbe far tremare i conti pubblici italiani.

Abbiamo l’obbligo di sbloccare la contrattazione del
pubblico impiego, di rinnovare i contratti ed aumentarne gli stipendi
– commenta il Vice Presidente della
Commissione Difesa del Senato, sen. Sergio Divina –
e dobbiamo farlo a
prescindere dalla decisione della Consulta, è necessario ossigenare un intero
comparto per troppi anni bistrattato. Monti, Letta e Renzi hanno prolungato
ingiustamente un blocco che doveva essere momentaneo – conclude Divina – e ci impegneremo affinché nella prossima Legge
di Stabilità non vi sia l’ennesimo blocco, ma finalmente un rinnovo. 

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