Sindacati Militari

Aumento delle aggressioni alle Forze di Polizia: il SIC lancia un appello per una maggiore protezione e sanzioni più severe

Il Sindacato Indipendente Carabinieri (SIC) ha reso noto un comunicato allarmante riguardo all’aumento delle aggressioni ai membri delle Forze di Polizia. Secondo il SIC, la violenza contro gli Operatori di Polizia è diventata sempre più frequente, ma spesso trascurata dall’opinione pubblica e dalla politica. Questo trend preoccupante minaccia di instillare una latente demotivazione tra gli operatori, influenzando negativamente la loro capacità di garantire la sicurezza dei cittadini.

Nel solo anno 2022, si sono verificati 2.678 episodi di aggressioni che hanno causato lesioni ai membri delle Forze di Polizia durante le attività di controllo sulle strade e del territorio. La Polizia di Stato è stata il corpo più colpito, con 1.289 episodi di aggressione, seguita dall’Arma dei Carabinieri con 1.054. L’emergenza si è estesa anche alla Polizia Locale con 241 casi, mentre il 5,4% delle aggressioni ha coinvolto altri corpi di polizia.

Preoccupante è il fatto che in molti casi gli aggressori sono risultati stranieri (36,6%), e in circa il 27,5% degli attacchi, l’aggressore era sotto l’influenza di alcol e/o stupefacenti. Ancora più inquietante è il 17,5% degli attacchi in cui è stata utilizzata un’arma, come bastoni, oggetti o la vettura stessa per colpire gli agenti.

Il SIC si è detto preoccupato dalla mancanza di un adeguato sistema di deterrenza e sanzioni adeguate per chi agisce violentemente contro gli Operatori di Polizia. Spesso, gli aggressori vengono denunciati in stato di libertà e, peggio ancora, condannati a pene lievi, con il beneficio della sospensione dell’esecuzione della pena.

“Urge istituire un Gruppo di lavoro – si legge nella nota – in cui partecipino tutte le Associazioni di categoria per la revisione dell’attuale impianto normativo e per inasprire le pene per chi aggredisce l’Operatore di polizia. Pretendiamo che il Governo si faccia subito promotore per fermare questa emergenza. L’attuale normativa non funziona da deterrente, perché le sanzioni previste sono troppo lievi. Oggi assistiamo che si colpisce per far male, cercando lo scontro intenzionalmente. I casi di violenza, ormai, sono esplosi. Assistiamo ad una vera e propria “mattanza”. In moltissimi casi, coloro che hanno aggredito fisicamente gli Operatori di Polizia sono stati denunciati in stato di libertà e, cosa ancora più grave, condannati a pene lievissime, con il beneficio della sospensione dell’esecuzione della pena.” 

Il Sindacato ha lanciato un accorato appello al Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni affinché venga rivista la normativa esistente e siano introdotte pene più severe per coloro che agiscono violentemente contro i pubblici ufficiali, soprattutto quando vengono utilizzate armi o strumenti idonei ad arrecare offesa. L’obiettivo è garantire una maggiore protezione per le Forze di Polizia e ristabilire la fiducia tra gli operatori e la società.

Questa escalation di violenza spinge il SIC a rivolgere a Lei sig. Presidente del Consiglio On. Giorgia Meloni l’accorata richiesta di rivedere la vigente normativa con l’inasprimento delle pene, prevedendo l’arresto obbligatorio per chiunque si renda responsabile di violenza in danno di Pubblico Ufficiale quando questa viene perpetrata con armi o strumenti idonei ad arrecare offesa. Le Forze di Polizia rappresentano lo Stato e hanno il compito di garantire la sicurezza. Se vengono attaccate e non sono tutelate, come possono svolgere serenamente il loro lavoro?. Il problema della tutela è reale. Molti Operatori di Polizia si sentono sotto pressione e hanno paura di sbagliare, di finire a loro volta sotto processo.

“IL CARABINIERE NON È UN ROBOT”

Prosegue la nota del SIC “alcuni, pochi fortunatamente, anche se vengono pesantemente insultati sono indotti a guardare dall’altra parte, a lasciar correre. Sì, sta cominciando a mancare la fiducia. Ed è un fatto grave, perciò è urgente intervenire subito a livello legislativo. Constatiamo un momento fortemente negativo e un evidente rischio, non solo per le Forze di Polizia, ma anche per molte norme di comportamento condivise. Tanti, troppi ragazzi sono allo sbando, non hanno più nella famiglia un punto di riferimento, si fanno trascinare dal gruppo, dal “branco”, e finiscono per mettersi nei guai. I Carabinieri sono tra coloro che cercano di arginare certi comportamenti e sono, quindi, visti come antagonisti, come autorità da contestare. La violenza sportiva sta crescendo a ritmi evidenti. Non passa fine settimana senza tafferugli fra tifosi. Il rischio per le Forze di Polizia è sempre presente. Bastonate, lanci di bottiglie, pietre, coltelli. Davanti agli stadi accade di tutto.
La volontà da parte di chi aggredisce un Operatore di polizia è di far male.”

In conclusione, il SIC invita il Governo a prendere immediatamente misure legislative per affrontare questa emergenza, inasprire le pene e garantire una maggiore protezione per gli Operatori di Polizia. Solo con l’adozione di misure adeguate si potrà fermare questa pericolosa tendenza e preservare l’ordine e la sicurezza pubblica nella nazione. La tutela delle Forze di Polizia è un dovere fondamentale per permettere loro di svolgere il loro compito e garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.

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