Attentato al premier slovacco Robert Fico, è in gravi condizioni. Cosa sappiamo
Situazione drammatica per il premier slovacco, Robert Fico, ferito all’addome da colpi di arma da fuoco al termine di una riunione di governo. Le sue condizioni sono estremamente gravi, “è in pericolo di vita”: l’annuncio ufficiale dello staff del capo del governo.
Il premier slovacco, Robert Fico, “è in pericolo di vita”. Lo ha annunciato in una nota l’ufficio dello stesso capo del governo, pubblicata sulla sua pagina Facebook ufficiale. Secondo il comunicato, Fico è stato trasportato in aereo all’ospedale Banska Bystrica, poiché il trasporto verso la capitale Bratislava avrebbe richiesto “troppo tempo” e si è imposta la necessità di un “intervento d’urgenza”. “Le prossime ore saranno decisive”, conclude la breve nota.
Contro il premier slovacco Robert Fico è stato commesso “un tentato omicidio”, lo ha confermato il portavoce del ministero dell’Interno, come riportano i media nazionali.
La dinamica dell’attentato
In base a quanto riportato dalla testata slovacca Prava, il premier sarebbe stato raggiunto da quattro/cinque colpi, di cui almeno uno lo ha colpito all’addome. L’attentato è avvenuto al termine di una riunione di governo, Fico era appena uscito tra la gente. L’aggressore è stato arrestato.
Chi è Robert Fico
Considerato un nemico dall’Ucraina, alla quale appena eletto aveva detto di non voler inviare più “un solo proiettile”; ostile all’Ue, alla Nato e a Kiev – ha definito “fascisti” gli ucraini – sostenitore di “buone relazioni con la Federazione Russa”, Fico ha iniziato la sua carriera politica nel Partito comunista poco prima che la Rivoluzione di Velluto del 1989 dissolvesse l’ex Cecoslovacchia. Oggi 60enne, è stato rappresentante della Slovacchia presso la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo dal 1994 al 2000. Nel 1999, dopo non essere stato preso in considerazione per un posto da ministro, ha abbandonato il Partito Democratico di Sinistra (Sdl), erede politico del Partito Comunista, per fondare la propria formazione politica, lo Smer-Socialdemocratico (Smer-Sd).
L’azzardo ha dato i suoi frutti nel 2006, quando Smer-Sd ha ottenuto un successo elettorale che ha catapultato Fico sulla poltrona di primo ministro due anni dopo l’ingresso della Slovacchia nell’Unione europea. Senza pensarci due volte, Fico ha formato una coalizione con il Partito Nazionale Slovacco (Sns) di estrema destra, dalla forte retorica anti-rifugiati e dalle spiccate inclinazioni populiste.
Fico ha sfruttato abilmente la crisi finanziaria globale del 2008 per rafforzare la sua popolarita’, rifiutandosi di imporre misure di austerita’. L’ingresso della Slovacchia nell’Eurozona nel 2009 ha coronato il suo primo quadriennio come primo ministro, ma le elezioni del 2010 lo hanno rispedito all’opposizione, non essendo riuscito a formare una coalizione nonostante la vittoria.
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