ATTENTATO A LONDRA, FURGONE SUI FEDELI FUORI MOSCHEA
Scotland Yard si impegna a “proteggere i musulmani” nei loro luoghi di preghiera a Londra, rafforzando la sorveglianza fin dai “prossimi giorni”. Lo ha assicurato la comandante della polizia nella capitale britannica, Cressida Dick, la quale ha definito l’accaduto “un terribile, terribile attacco” e ha ribadito che esso appare “chiaramente un attacco terroristico”.
La premier conservatrice Theresa May é arrivata alla moschea di Finsbury Park, a Londra, dinanzi alla quale si é consumato la notte scorsa l’attacco ad alcuni fedeli musulmani, investiti da un uomo alla guida di un furgone. Sul posto é arrivato anche il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, per partecipare a una preghiera collettiva per le vittime. Presenti anche leader religiosi cristiani, ebrei e di varie fedi, accanto ai responsabili islamici della moschea
Il 47enne che stanotte ha investito il gruppo di fedeli musulmani – secondo quanto riferisce il Gardian – si chiama Darren Osborne, risulta residente a Cardiff ed è padre di quattro figli.
IL RACCONTO DEI TESTIMONI – VIDEO
Al momento si contano un morto accertato e almeno 8 feriti ricoverati in ospedale, tre gravi, mentre l’uomo alla guida è stato arrestato dalla polizia dopo esser stato tirato fuori dal veicolo da alcune delle persone scampate all’investimento e bloccato in quella che testimoni hanno definito una violenta colluttazione.
La polizia indaga sull’accaduto come “un potenziale attacco terroristico“, ha dichiarato verso l’alba la premier Theresa May dopo le cautele ufficiali iniziali. Per il Muslim Council of Britain, punto di riferimento istituzionale della numerosa comunità islamica del Regno Unito, non ci sono del resto mai stati dubbi: quelle persone sono state colpite “deliberatamente”, aveva denunciato l’organizzazione quasi subito in una nota, per poi rincarare la dose ed evocare “una violenta manifestazione d’islamofobia”, con la richiesta alle autorità di garantire maggiore “protezione alle moschee”.
Non era noto ai servizi di sicurezza britannici l’uomo arrestato nella notte per aver investito alla guida di un furgone diversi fedeli musulmani appena usciti dalla moschea londinese di Finsbury Park dopo la preghiera serale del Ramadan. Lo afferma il viceministro Ben Wallace citato dalla radio 4 della Bbc.(
IL MOMENTO DELL’ARRESTO – VIDEO
Un altro deprecabile attacco terroristico contro innocenti, ha detto la premier britannica Theresa May. Poi ha confermato che l’autore dell’attacco alla Moschea a Londra “ha agito da solo”. In Gran Bretagna, in questi anni, “c’è stata troppa tolleranza nei confronti dell’estremismo”, ha aggiunto Theresa May. La polizia – ha spiegato la premier – ha risposto all’attacco alla moschea in un minuto. Un attacco “ripugnante esattamente come gli altri atti di terrorismo che hanno colpito il Regno Unito, dalla strage di Manchester del 22 maggio all’attentato di London Bridge e Borough Market del 3 giugno”. “Londra non si arrende all’odio e nemmeno tutto il Regno Unito”, ha detto ancora Theresa May.
Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha condannato il “terribile attacco terroristico contro persone innocenti”. Su Facebook il primo cittadino della capitale britannica ha aggiunto che i suoi “pensieri e le preghiere vanno a tutti i colpiti”. Khan, anche lui musulmano, si è congratulato con i servizi di emergenza, “che hanno risposto rapidamente e lavorato per tutta la notte”. “Ancora non conosciamo tutti i dettagli, ma questo è stato chiaramente un attacco deliberato contro innocenti londinesi, molti dei quali stavano terminando le loro preghiere del Ramadan – ha aggiunto Khan -. Se da una parte questo sembra essere un attacco contro una specifica comunità, come i terribili attacchi a Manchester, Westminster e al London Bridge, si tratta anche di un assalto a tutti i nostri valori condivisi di tolleranza, libertà e rispetto”.
“Dobbiamo restare uniti contro gli estremisti qualunque sia la loro motivazione”, spiega la polizia londinese. “L’attacco porta tutti i segni del terrorismo”, ha aggiunto la polizia, facendo appello alla “calma e affermando che più poliziotti sono stati dispiegati in città”.Nessun’altra persona è stata trovata all’interno del furgone che ha preso di mira i fedeli musulmani. “L’uomo ha agito da solo“, ha precisato la Met Police, aggiungendo che “otto dei feriti sono stati trasportati all’ospedale, mentre due sono stati curati sul posto”. Tutte le vittime “sono musulmane”, ha detto Neil Basu, uno dei commissari responsabili delle indagini. Lo scrivono i media britannici.
E’ stata rafforzata la presenza di polizia nei luoghi di culto a Londra dopo l’attacco terroristico alla moschea di Finsbury Park. Ne dà notizia Sky News. Già nei giorni scorsi dopo i recenti attentati nel centro della capitale si era assistito ad un aumento dei crimini d’odio in particolare vicino ai centri islamici ai danni di musulmani.
Tutti i presenti hanno raccontato di quel van piombato sulla gente ad alta velocità e di persone, giovani e anziani, colte di sorpresa e sbalzate sull’asfalto. Quando il mezzo si é fermato, l’uomo alla guida – descritto come “bianco e senza barba” e successivamente identificato da Scotland Yard come un 48enne – è stato affrontato dalla folla inferocita. Uno di coloro che affermano di essere intervenuti, Abdikadar Warfa, ha detto ai media di aver tentato di “bloccare” con altri l’investitore per consegnarlo alla polizia.
L’uomo pare abbia reagito violentemente (secondo l’Evening Standard avrebbe anche accoltellato una persona, ma Scotland Yard al momento nega), venendo a suo volta colpito da pugni e calci. Fino a quando gli agenti non sono arrivati, prendendolo in consegna.
“Voglio uccidere tutti i musulmani”. E’ quanto ha urlato l’autista del furgone, secondo quanto riferisce un testimone alla Bbc. Il giovane ha impedito all’aggressore di fuggire: “Si era messo a correre, l’ho colpito allo stomaco e lo abbiamo bloccato”, racconta. L’autista, prima che venisse arrestato dalla polizia, ha urlato frasi di odio contro la folla radunata davanti alla moschea.
Ed è un’atmosfera di angoscia quella intorno alla moschea. E aleggia l’ombra di un possibile doppio standard di giudizio. “E’ terrorismo sia se le vittime sono cristiane, sia se sono musulmane”, ha detto un giovane con voce accorata. Mentre anche l’imam di Finsbury, Mohammed Kozbar, ha parlato apertamente di “atto terroristico, come a Manchester, a Westminster o a London Bridge”. “La gente cerca risposte”, ha detto alla Bbc Mohamed Shafiq, della Ramadan Foundation, accreditando anche lui lo scenario dell’attacco deliberato “contro fedeli musulmani innocenti”, ma facendo appello allo stesso tempo alla calma e a non cedere a chi vuole “dividere la comunità” islamica dal resto del Paese. Shafiq si dichiara “scioccato”.
E “totalmente scioccato” si dice anche il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, popolare deputato da 35 anni del collegio di Islington North, di cui Finsbury Park fa parte. Corbyn assicura d’essere in contatto con i responsabili della moschea oltre che con la polizia. E così il sindaco di Londra, Sadiq Khan, musulmano egli stesso. La moschea di Finsbury Park ha avuto in passato pessima fama. Una decina di anni fa vi trovò la sua ‘tribuna’ Abu Hamza, predicatore d’odio poi arrestato ed estradato infine negli Usa; e fu frequentata anche da Richard Reid, l’uomo che nel 2001 cercò di far esplodere un ordigno nascosto nella sua scarpa su un volo American Airlines Parigi-Miami. Tuttavia, dopo essere stato chiusa d’autorità per un periodo, ha riaperto con una nuova leva di leader religiosi che – scrive l’agenzia Pa – si mostrano oggi impegnati nel dialogo interconfessionale. (ANSA)