ASTENSIONE DALLE MENSE NON E’ “MORMORIO DA TRUPPAGLIA”
Torniamo ad aggiornarvi sul riordino delle carriere. O, perlomeno, degli effetti connessi, l’astensione dalle mense. Un percorso che vi stiamo raccontando da qualche giorno e che anche il Giornale.it, con uno speciale ha inteso rilanciare.
Io sono Marco Votano e parlo da uomo libero. Il Venerdì, uno dei giorni preferiti dalla mia Categoria (e non solo) come nel sabato del villaggio di Giacomo Leopardi la genti festose aspettano il meritato riposo del fine settimana.
Le auto pronte dei pendolari, le valige piene dei giovani volontari ansiosi di abbracciare la morosa, papà prenotati da figli in attesa e le nostre sorelle che sciolgono i capelli e svestono la divisa.
Questo venerdì però ha un significato particolare per la mia Categoria. Questo venerdì va al di là del meritato riposo. Ho scelto l’onere e l’onore di raccontare un percorso quello dell’astensione dalle mense che, a qualcuno è parso come una protesta, a qualcun altro come un virus da debellare “magari facendo ramazzare il piazzale ai veterani”, (…. Aspettatemi che arrivo anch’io ….) ma che non ha a che fare con tutto ciò.
Il desiderio di scoprirsi coesi di scoprirsi classe di ferro, determinata e motivata con l’intento di mandare un segnale forte e chiaro a chi erroneamente pensava che trattasi solo di “mormorio da truppaglia”.
Una richiesta di attenzione rivolta ad un riordino delle carriere che sembrava aver preso una brutta piega dal sapore di occasione persa, dell’ennesima beffa passata nel silenzio e invece NO, cosa ti combina la categoria? ti chiama, attira la tua attenzione in un modo e con una velocità tale che ha materialmente colpito di sorpresa tutti gli “osservatori” più o meno attenti.
Tutto comincia venerdì scorso, prove generali? altro che! Pronti partenza via! ed è un attimo, un tam tam, migliaia di uomini e donne, Sardegna, Sicilia, Lombardia, Veneto, Friuli, Puglia, Calabria, Campania, Lazio, e così via, a macchia d’olio. Nel primo giorno di questa settimana si potevano contare già migliaia di astensioni spontanee, un crescendo che ha visto per diverse volte punte di astensione del 100% in taluni Reparti, un unico obiettivo, sensibilizzare chi di dovere che lo sconcerto, a cui si riferiva il comunicato stampa delle categorie Graduati e Truppa riunite di Esercito Aereonautica e Marina Militare non era solo una parola buttata lì per caso, era una sensazione tangibile, non frustrazione ma indignazione per un provvedimento non capito e non accettabile in qualsivoglia modo lo si leggesse.
Da lì in poi, per parafrasare una frase di un celebre film è come se metaforicamente si fosse detto “scatenate l’inferno”, e inferno fu. Adesso, finita la tempesta ci ritroviamo al nostro tanto atteso venerdì, consci del fatto che siamo Categoria, matura responsabile rispettosa delle regole ma al contempo unita e determinata a non essere seconda a nessuno, conscia che zaino in spalla noi ci siamo sempre nella fatica ma anche nel ristoro.
E’ notizia di ieri, che i medici, scoperta la causa siano già al lavoro per alleviare questo brutto mal di pancia, infatti, sembrerebbe che sia sceso in campo niente meno che il “grande capo” e che abbia avuto e dato mandato di capire nel dettaglio quali potevano essere i motivi e quali le cure di questo malessere improvviso e diffuso.
Certo è che al Cocer Esercito, convocato nella giornata di martedì dal Capo di SME con al seguito tutto lo Stato Maggiore, per aggiornamenti su problematiche “varie”, è stato “rimproverato” che nonostante le richieste del Capo già dell’anno scorso, atte a proporre idee e soluzioni per un eventuale riassetto/riordino/nuovo modello difesa, questo, (il COCER) sia rimasto silente, immobile, (paralizzato ed inconcludente sull’argomento aggiungerei io) ma a questo sarò felice di dedicare il mio prossimo scritto. Per concludere, qualcosa di grosso si è ora mossa e si sta muovendo in queste ore, previste a quanto pare ulteriori novità che porterebbero a variazioni della nuova bozza, forse più attenta alle aspettative della base. Certo è, che la categoria a quanto emerge, attenderà (per tutta la prossima settimana) alla finestra, da attenta osservatrice, lasciando un ragionevole tempo per far lavorare in serenità i tecnici.
Da oggi infatti, un venerdì piovoso ma pur sempre gioioso, si torneranno a popolare regolarmente le mense di servizio, oggi e certamente fino al prossimo venerdì quando si capirà se la cura di questi giorni a venire sarà la giusta medicina per alleviare questo fastidioso mal di pancia. Marco Votano