Editoriale

Associazionismo sindacale, l’illusione che si trasformerà in un boomerang per il Ministro Trenta

Ancora nessuna risposta, nessun passo avanti e l’empasse, adesso, sta portando a una totale confusione e a un fuggi fuggi da un tema che ha acceso gli animi e ora li ha portati ad essere roventi. In Commissione Difesa è netta la frattura tra leghisti e pentastellati e questi ultimi non possono osare perché in gioco c’è la poltrona. A testimoniare il disinteresse su questa tematica è stato anche l’ultimo appuntamento promosso dal SIM GdF a Firenze, per la Lega era presente il sen. Manuel Vescovi segretario della 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione) ma della Commissione Difesa nessun esponente.

Intanto sulla scrivania del Ministro Trenta è tutto fermo ed è forte il malcontento delle associazioni che aspettano da mesi l’autorizzazione.

L’imbarazzo è totale e nessuno vuole toccare l’argomento rinviando il tutto a settembre. La difficoltà, in questi mesi, la vivono i militari, sempre più frammentati e disorientati, alla ricerca di nuove sigle e santoni pronti ad alleviare le pene.

La coesione è fondamentale in questa fase, il contrario, invece, favorirebbe gli interessi dei gerarchi che godono della rottura della base e nutrono la speranza di non veder nascere alcuno strumento sindacale necessario a chi opera realmente in prima linea.

A via XX Settembre molti pensano a una ritirata strategica in Europa del Ministro Trenta. Questa scelta la solleverebbe da responsabilità importanti… Basterebbe solo l’approvazione di Salvini che però, si sa, non nutre molta stima per Trenta.

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