ANZIANO RAGGIRATO: CARABINIERE E AVVOCATO IN MANETTE PER TRUFFA
Un’operazione della Procura di Taranto svela una complessa rete di truffe e raggiri ai danni di anziani indifesi. Quattro persone, tra cui un carabiniere e un avvocato, sono finite agli arresti domiciliari.
IL CASO PRINCIPALE
Al centro dell’indagine emerge la storia di un ultraottantenne residente nelle campagne di Martina Franca, rimasto vittima di una sofisticata circonvenzione. Il militare dell’Arma, approfittando della vulnerabilità dell’anziano privo di parenti, avrebbe orchestrato il trasferimento di 184.000 euro su un conto corrente cointestato con la moglie.
IL MODUS OPERANDI
Il denaro sottratto sarebbe stato utilizzato per estinguere un mutuo e saldare finanziamenti personali. Per mascherare l’origine illecita dei fondi, parte della somma sarebbe stata successivamente trasferita su conti intestati alla consorte del carabiniere, in un tentativo di autoriciclaggio.
IL COINVOLGIMENTO DEL LEGALE
Un avvocato del foro di Taranto, che in precedenza aveva rappresentato l’anziano in una causa civile, risulta tra gli arrestati. Secondo gli inquirenti, il legale avrebbe collaborato con altri due indagati nel tentativo di depistare le indagini, fornendo prove false.
ULTERIORI ACCUSE
L’inchiesta ha fatto emergere anche altri episodi illeciti. Il carabiniere è accusato di aver utilizzato impropriamente l’auto di servizio e di aver truffato una coppia di anziani per 20.000 euro, ampliando il quadro delle contestazioni a suo carico.
MISURE CAUTELARI E SEQUESTRI
Il Gip del Tribunale di Taranto ha disposto gli arresti domiciliari per tutti e quattro gli indagati. La Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro preventivo di oltre 200.000 euro, somma ritenuta equivalente ai profitti illeciti accumulati.
LA POSIZIONE DELL’ARMA
L’Arma dei Carabinieri ha preso le distanze dall’accaduto, garantendo la massima collaborazione nelle indagini e annunciando l’avvio di procedimenti disciplinari interni per valutare la posizione dei soggetti coinvolti.La vicenda getta una luce inquietante sul fenomeno delle truffe agli anziani, ancora più grave quando a perpetrarle sono rappresentanti delle istituzioni chiamati a proteggere i cittadini più vulnerabili.
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