Ammiraglio Credendino: “Pronti contro tutte le armi degli Houti. Le sfide della Marina Militare italiana oggi”
Negli ultimi anni l’impegno della Marina Militare Italiana è significativamente aumentato per far fronte a scenari internazionali sempre più complessi e instabili. A fare il punto della situazione è l’Ammiraglio Enrico Credendino, capo di stato maggiore dal giugno 2022.
Intervistato sui principali temi di attualità, Credendino ha tracciato un bilancio degli interventi in corso per tutelare gli interessi strategici nazionali e confermato come il livello operativo della flotta sia massimo, con circa 35 navi su 60 impegnate mediamente ogni giorno. Uno sforzo reso possibile solo grazie alla professionalità degli equipaggi, sottoposti in alcuni casi a turni di 6 mesi continuativi in mare.
Uno degli scenari che vede maggiormente coinvolta la Marina è il Mediterraneo. Qui la presenza russa è più che raddoppiata negli ultimi anni, rendendo più tensivi i rapporti. Per fronteggiare questa sfida senza precedenti, le navi italiane affiancano costantemente le portaerei statunitensi nelle missioni di sorveglianza antisommergibile.
Un altro teatro delicato è il Mar Rosso, attraversato da rotte energetiche e commerciali vitali per l’economia italiana ed europea. Qui l’impegno si è intensificato a causa degli attacchi degli Houti yemeniti contro i traffici mercantili. Il cacciatorpediniere “Caio Duilio” ha mostrato tutte le sue capacità abbattendo per primo un drone nemico con i cannoni di bordo.
Guardando al futuro, Credendino ha sottolineato l’importanza delle missioni navali europee come Atalanta e l’imminente Aspides, che vedrà l’Italia capofila delle operazioni nel Mar Rosso. Esperienze formative per l’autonomia strategica Ue.
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Particolare attenzione viene dedicata anche alla salvaguardia dei fondali marini, vitale per infrastrutture come i cavi in fibra ottica. Qui la Marina supporta le aziende private e pattuglia le zone sensibili con mezzi specializzati.
Oltre agli impegni militari, la flotta dimostra la sua anima umanitaria in operazioni come quella del “Vulcano” a Gaza, dove è stata assicurata assistenza medica alla popolazione.
In definitiva, l’intervista dell’Ammiraglio ha evidenziato l’importanza crescente ricoperta dalla Marina Militare sullo scenario internazionale, chiamata a tutelare con professionalità ed esperienza gli interessi strategici del Paese in contesti geopolitici complessi e in continua evoluzione.
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