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ALFANO AGLI AGENTI DEL PRIMO MAGGIO: “BRAVI, BRAVI,BRAVI”

“Il sangue chiama sangue e dobbiamo ricordare
che l’Expo non dura un giorno ma sei mesi”. Il ministro dell’Interno,
Angelino Alfano, ringraziando a Milano le forze di polizia e vigili del fuoco
che hanno contenuto i corti del primo maggio, sottolinea quanto sia stato
importante aver evitato che scorresse del sangue.

Perche’ poi “se noi avessimo fatto pagare
sangue saremo stati esposti per sei mesi, a pagare quel prezzo di sangue”.
“Quindi e’ stata fatta la cosa giusta – ha ribadito, rivolgendosi agli
uomini delle forze dell’ordine – abbiamo evitato il peggio grazie a voi. Bravi,
bravi, bravi, complimenti, ve lo dico con il cuore
, avete fatto non solo il
massimo che si poteva fare ma avete realizzato un grande successo per l’ordine
pubblico”. 
Il ministro e’ arrivato nella sede del servizio
logistico della polizia di Stato, accolto dal capo della polizia, Alessandro
Pansa, dal questore di Milano Luigi Savina, e dal prefetto, Francesco Paolo
Tronca. Anche alla prefettura i ringraziamenti del Viminale. “In questi
giorni molti parlano come se fossero tutti allenatori della squadra di calcio della
nazionale – ha aggiunto Alfano – e tutti dicono cosa si doveva o dovrebbe fare.
Ma noi abbiamo delle leadership forti e dobbiamo aver rispetto per le decisioni
dei leader delle forze dell’ordine”.
Il ministro ha proseguito: “Dare ai perfetti il
potere di vietare le manifestazioni “anche pacifiche se c’e’ il rischio di
infiltrazioni. Inasprire le pene per gli ‘incappucciati’ e introdurre o
“l’arresto in differita”, come per le partite di calcio. Le regole
del gioco ci sono ma in questo momento c’e’ chi gioca sporco – ha detto Alfano
a margine di un incontro con le forze dell’ordine – e allora vanno cambiate:
dando piu’ potere ai prefetti di vietare i cortei quando c’e’ il forte rischio
di infiltrazioni. E alzare le pene per renderle piu’ temibili”.

“Per il reato di devastazione c’e’ una pena
massima di 15 anni – ha aggiunto – venga usata, non ci sia risparmio. Le
manifestazioni certo sono un diritto e non possono essere vietate senza validi
motivi”. Quella del Primo maggio, come ricorda Alfano era stata “promossa
da persone e sigle che avevano tutto il diritto di proporla. Prima di vietare
un corteo occorre pensarci e avere tutti gli indizi per vietarle. “Le mie
dimissioni le chiedono tutti i mesi. Anzi, ero preoccupato sulla
scadenza”. Replica cosi’ il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a
quanti, dalla Lega ai 5 Stelle, chiedono le sue dimissioni per le devastazioni
del Primo Maggio a Milano. “Mi pare chiaro – ha spiegato – che Milano ha
vinto. Vi e’ la fierezza della citta’ e delle forze dell’ordine. E c’e’ chi
cerca di raccattare qualche voto, ma mi pare normale. I cittadini sappiano
giudicare e sappiano distinguere”.

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