Al via l’Air Defender, la più grande esercitazione aerea della storia della Nato
Ha preso il via oggi l’esercitazione Nato “Air Defender 2023”. Con 25 Nazioni partecipanti (Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Finlandia, Francia, Giappone, Grecia, Italia, Croazia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Svezia, Slovenia, Spagna, Turchia, Ungheria, Stati Uniti e Regno Unito), oltre 10 mila uomini e 220 velivoli, l’esercitazione è la più grande dedicata all’addestramento e il dispiegamento di forze aeree nella storia della Nato. I velivoli partecipanti si concentreranno in Germania, che guiderà l’operazione e da cui è cominciata l’esercitazione, ma vedrà coinvolti anche i cieli di Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Lituania.
Saranno 23 i tipi di velivoli diversi impiegati nelle operazioni militari, che mirano a simulare l’attivazione dell’articolo 5 dell’Alleanza (che prevede l’attivazione delle procedure di difesa in caso di attacco di un Paese alleato da parte di uno Stato esterno all’Alleanza), con conseguente risposta degli Stati dell’Alleanza nel cuore dell’Europa. L’esercitazione si focalizzerà sulla collaborazione fra le diverse forze aeronautiche dei Paesi coinvolti, con l’obiettivo di migliorare l’interoperabilità e la capacità di deterrenza e difesa delle forze schierate. L’esercitazione terminerà il 23 giugno prossimo. Nella giornata di oggi, 14 aerei provenienti da Stati Uniti, Polonia e Germania sono arrivati alla base aerea di Siauliai, in Lituania.
L’esercitazione coprirà tutte le funzioni delle forze aeree dell’Alleanza Atlantica necessarie alla pianificazione e l’esecuzione di operazioni aeree. Nella giornata addestramento in Lituania, a cui “Nova” ha assistito, sono stati dispiegati due C-130 Hercules, quattro F-15C e due F-16C dell’Aeronautica americana, due Tornado e due Eurofighter dalla Germania e due F-16CG dell’Aeronautica polacca. “Non posso sottostimare quanto siano importanti questo tipo di esercitazioni. Ognuno di noi impara molto nel corso di questi momenti. Le relazioni e l’esperienza che costruisci con le esercitazioni congiunte sono quello che aiuta davvero, nel lungo periodo, a schierarci e impegnarci insieme nelle possibili future missioni”, ha detto a “Nova” uno dei piloti impegnati nell’esercitazione. “La più grande sfida di oggi è stata quella di mettere insieme così tanti velivoli e schierarli insieme in Europa, in quella che è la più grande esercitazione nel suo genere della Nato”, ha confermato in un punto stampa un pilota statunitense. “L’esercitazione di oggi ha riguardato soprattutto la costruzione di relazioni fra le forze impiegate. Ho piena fiducia nell’abilità dei partner Nato di schierare le sue forze in ogni area dell’Alleanza”, ha aggiunto.
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