Aggressione a Roma Termini: rimesso in libertà il nigeriano che ha fratturato il naso a un poliziotto e tentato di cavargli un occhio
Un nuovo caso di violenza nei confronti delle forze dell’ordine è avvenuto domenica mattina presso la stazione di Roma Termini, sollevando dubbi sulla certezza della pena per i criminali. Un giovane nigeriano di 20 anni, con precedenti penali, ha prima molestato il personale di Trenitalia per cercare di salire su un treno diretto a Lecce senza titolo di viaggio. Successivamente, quando la polizia è intervenuta, l’aggressore ha sfogato la sua furia contro di loro, ferendo gravemente un poliziotto.
I fatti sono accaduti poco dopo le 6 del mattino al binario 13, quando il personale di Trenitalia ha segnalato il giovane che cercava di salire a bordo senza un biglietto valido. Nonostante le richieste del personale di bordo di scendere, il giovane ha persistito, costringendo l’equipaggio a chiamare la polizia.
Una pattuglia è intervenuta per identificare il giovane, che ha reagito in maniera violenta. Durante il tentativo di ammanettarlo, il giovane è riuscito a colpire uno dei poliziotti in volto, causando una frattura composta del naso e una lesione significativa nell’area dell’occhio. L’agente dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico per recuperare la vista.
Il giovane nigeriano, che aveva già precedenti penali per un’aggressione armata avvenuta nel mese di febbraio, è stato arrestato nuovamente. Tuttavia, il giudice ha deciso di rimetterlo in libertà con l’obbligo di firma presso i Carabinieri.
La decisione del giudice ha sollevato indignazione tra i rappresentanti delle forze dell’ordine. Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), ha sottolineato la necessità di una maggiore certezza della pena per impedire ai criminali di sentirsi impuniti. Conestà ha evidenziato che situazioni come questa mettono in difficoltà le forze dell’ordine, che sono costrette a prendere decisioni difficili in situazioni di pericolo. Ha enfatizzato la necessità di garantire la sicurezza sia dei cittadini che delle forze dell’ordine.
Questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla riforma del sistema penale e sull’importanza di garantire giustizia e sicurezza per tutti i cittadini e le forze dell’ordine.
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