Afghanistan, tornati gli ultimi militari italiani. Il ministro Guerini: “Orgoglio e gratitudine”. Al-Quaeda si congratula con i taleban: “Un esempio”
«Bentornati in Italia e a Roma». Lo ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini accogliendo all’aeroporto militare di Ciampino gli ultimi militari italiani di rientro dall’Afghanistan esprimendo il «ringraziamento mio personale, del governo, del Parlamento, di tutto il Paese per la straordinaria capacità operativa dimostrata nella complessa operazione Aquila omnia». «Accogliamo con gratitudine e orgoglio i militari artefici di questa impresa», ha continuato il ministro. Sull’aereo anche tre minorenni afghani con un interprete.
Con il decollo da Kabul dell’ultimo velivolo C130J, venerdì 27 agosto alle 18.35, si è concluso ufficialmente l’impegno ventennale delle Forze Armate italiane in Afghanistan. A Ciampino è atterrato anche un secondo volo, un C130, di quelli utilizzati nell’operazione di evacuazione dall’Afghanistan.
A Ciampino sono presenti, insieme a Guerini, il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, i sottosegretari alla Difesa Giorgio Mulè e Stefania Pucciarelli e i Presidenti della IV Commissione Difesa di Senato e Camera Roberta Pinotti e Gianluca Rizzo.
Al-Qaeda si congratula con i talebani per la ‘vittoria’: «Un esempio per tutti i jihadisti»
A poche ore dal ritiro definitivo degli Usa in Afghanistan Al-Qaeda si è fatta sentire congratulandosi con i talebani per la “vittoria”. «E’ una lezione e un esempio per tutti i jihadisti», si legge nel comunicato in inglese e arabo riportato dal Site, il sito che monitora l’estremismo islamico sul web. Il gruppo terroristico invita inoltre “le masse” in Europa e nell’est dell’Asia a «liberarsi dall’egemonia americana-occidentale».
E’ l’ora della diplomazia
«Un nuovo capitolo dell’impegno dell’America in Afghanistan è cominciato. Lo condurremo con la diplomazia: la missione militare è finita e una nuova missione diplomatica è cominciata». Le parole del segretario di Stato americano Antony Blinken, nel suo messaggio conclusivo sulla missione in Afghanistan, a poche ore dalla partenza dell’ultimo aereo militare da Kabul, indicano il nuovo impegno della comunità internazionale. Quello diplomatico appunto. Nel corso del briefing, Bliken ha riferito che la rappresentanza diplomatica è stata spostata da Kabul a Doha e «il lavoro dell’America in Afghanistan continua: abbiamo un piano per il futuro e lo stiamo mettendo in atto».
«Esigeremo – sottolinea Blinken – che i taleban rispettino il loro impegno sulla libertà di movimento per i cittadini stranieri, i titolari di visto e gli afghani a rischio. La posizione internazionale su questo è forte e rimarrà forte», garantisce. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del segretario generale della Nato, Stoltenberg: «Non dimenticheremo gli afghani non evacuati».