AFGHANISTAN, RENZI AL CONTINGENTE ITALIANO: “VI CHIEDO DI RESTARE ANCORA QUALCHE MESE”
logistico ma per un ideale”. Così Matteo Renzi, nel discorso pronunciato
davanti ai militari italiani a Herat, nell’Afghanistan occidentale.
del Consiglio, in visita al contingente
italiano in occasione della festa della Repubblica, ha salutato i soldati
schierati e ha reso onore ai caduti: “Possa il loro sangue servire ed
aiutare anche qui in Afghanistan nuove generazioni a conoscere bellezza libertà
e pace”. E ancora: “Sono onorato di essere accanto a voi in un
momento importante, la festa della Repubblica, un appuntamento in cui il Paese
ricorda la grandezza dell’Italia. Ho avvertito il bisogno di guardarvi negli
occhi e di essere al vostro fianco per festeggiare con voi, per ricordare il
passato e dire una parola di gratitudine a chi porta con orgoglio e
determinazione i valori e i colori dell’Italia”.
Si prolunga la missione del contingente italiano. “Vi
chiediamo uno sforzo in più – ha proseguito il premier confermando la decisione
di prolungare la missione del contingente italiano -. Restare ancora qualche
mese in Afghanistan perché la fase finale è la più difficile e abbiamo bisogno
di non disperdere il lavoro fatto e il sangue versato. Abbiamo il dovere di
concludere una transizione per la libertà e pace del Paese”. 
“la stabilità internazionale è connessa indissolubilmente a quella
interna” e non si può “pensare che la nostra sicurezza sia solo
dentro i confini”. “Se da un lato abbiamo bisogno di un messaggio di
apertura e solidarietà non dobbiamo considerare contraddittorio uno sforzo
delle nostre forze armate e dell’ordine perché la sicurezza sia garantita da
solidi professionisti quali voi siete”, ha aggiunto.
Renzi ha visto anche il presidente afgano Ashraf Ghani che ha ringraziato
l’Italia per il suo impegno in favore del suo Paese e ha rivolto un pensiero
alle famiglie dei nostri caduti. Ghani ha inoltre elogiato “la visione
chiara” di “benessere, pace e stabilità nel mondo” del premier
italiano. “Grazie”, ha insistito, “per il contributo che avete
dato per la nuova missione” iniziata nel 2015, al termine dell’impegno di
Isaf, e “per gli interventi di ricostruzione che hanno permesso a bambini
di questa terra di andare a scuola”.
all’improvviso un viaggio in Afghanistan è piuttosto complesso, per ragioni di
sicurezza. La notizia del viaggio, che avviene in occasione del 2 giugno, non è
stata data in anticipo per ragioni di sicurezza, come sempre in questi
casi”. Così risponde il presidente del Pd Matteo Orfini, a chi in
conferenza stampa chiede le ragioni del viaggio del premier in Afghanistan e
alle polemiche su una sua presunta ‘fuga’ all’indomani del risultato delle elezioni
regionali.

 
			