Adeguamento stipendiale dirigenti Forze Armate e di Polizia, firmato il decreto. Con il riordino aumenti dal grado di Maggiore
Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il DPCM il 3 settembre 2019 concernente l’adeguamento del trattamento economico del personale dirigente delle Forze Armate e di Polizia. L’adeguamento degli stipendi è previsto dall’art. 24 comma 1 della legge 448/1998 sulla base degli incrementi medi nell’anno precedente delle retribuzioni dei dipendenti pubblici contrattualizzati.
“A decorrere dal 1 gennaio 1998 gli stipendi, l’indennità integrativa speciale e gli assegni fissi e continuativi dei docenti e dei ricercatori universitari, del personale dirigente della Polizia di Stato e gradi di qualifiche corrispondenti, dei Corpi di polizia civili e militari, dei colonnelli e generali delle Forze armate, del personale dirigente della carriera prefettizia, nonché del personale della carriera diplomatica, sono adeguati di diritto annualmente in ragione degli incrementi medi, calcolati dall’ISTAT, conseguiti nell’anno precedente dalle categorie di pubblici dipendenti contrattualizzati sulle voci retributive, ivi compresa l’indennità integrativa speciale, utilizzate dal medesimo Istituto per l’elaborazione degli indici delle retribuzioni contrattuali.”
Tale adeguamento, ai sensi dell’articolo 10, comma 4, del decreto legislativo 29 maggio 2017, n.94 (riordino delle carriere), a decorrere dal 1° gennaio 2018 si applica non più esclusivamente dal grado di colonnello, ma anche ai maggiori e tenenti colonnelli e gradi corrispondenti delle Forze Armate ed al personale con qualifica corrispondente dei Corpi di polizia civili e militari;
Vis o l’art. 24, comma 2, della medesima legge 23 dicembre 1998, n.448, secondo il quale la per entuale dell’adeguamento annuale è determinata “con decreto del Presidente del Configlio dei ministri, su proposta dei Ministri per la finzione pubblica e del tesoro, del bilancio e dei/la programmazione economica.”;
Viene calcolato dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e determinato annualmente (entro il 30 aprile) con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), con decorrenza dal 1 gennaio dell’anno in questione (e conseguente corresponsione dei mesi arretrati rispetto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).
Si riportano di seguito i decreti e relativo adeguamento percentuale degli anni precedenti (ricordando che nel quinquennio 2011-2015 tale adeguamento è stato bloccato per i docenti universitari, così come gli scatti stipendiali, e sino al 2018 vi è stato il blocco della contrattazione per tutto il pubblico impiego)
Anno | Decreto | Adeguamento |
2020 | 1% | |
2019 | 2.28% | |
2018 | 0.11% | |
2017 | 0.00% | |
2016 | 0.00% | |
2011-2015 | – | – |
2010 | DPCM 30/04/2010 | 3.09% |
2009 | DPCM 29/04/2009 | 3.77% |
2008 | DPCM 07/05/2008 | 1.77% |
2007 | DPCM 27/04/2007 | 4.28% |
2006 | DPCM 02/10/2006 | 2.23% |
2005 | DPCM 13/04/2005 | 2.82% |
2004 | DPCM 14/05/2004 | 1.38% |
2003 | DPCM 20/06/2003 | 2.75% |
2002 | DPCM 17/05/2002 | 4.31% |
2001 | DPCM 28/05/2001 | 2.60% |
Tabella a cura di Maurizio Zani
Pertanto a decorrere dal 1° gennaio 2018, le misure degli stipendi, dell’indennità integrativa speciale e degli assegni fissi e continuativi dei docenti e dei ricercatori universitari, degli ufficiali superiori e degli ufficiali generali e ammiragli delle Forze armate e del personale con qualifiche e gradi corrispondenti dei Corpi di polizia civili e militari sono incrementate dello 0,11 per cento. L’incremento si applica sulle misure delle voci retributive in vigore alla data del 1 gennaio 2017, salvo che per i maggiori e tenenti colonnelli e gradi corrispondenti delle Forze armate e per il personale con gradi e qualifiche corrispondenti dei Corpi di polizia civili e militari, per i quali detto incremento si applica sulle misure delle medesime voci retributive, ove presenti anche al primo gennaio 2017, in vigore dal 1° gennaio 2018.
A decorrere dal 1° gennaio 2019, le misure degli stipendi, dell’indennità integrativa speciale e degli assegni fissi e continuativi dei docenti e dei ricercatori universitari, degli ufficiali superiori e degli ufficiali generali e ammiragli delle Forze armate e del personale con gradi e qualifiche corrispondenti dei Corpi di polizia civili e militari, in vigore alla data del 1° gennaio 2018, sono incrementate in misura pari al 2,28 per cento.
Pertanto l’aumento della retribuzione del personale dirigente delle Forze Armate e di Polizia sarà di circa il 3.4%, distribuito nel triennio relativo al rinnovo dei CCNL, ovvero uno 0.11% nel 2018, 2.28% nel 2019 e circa l’1% nel 2020.