Pensioni

Adeguamento agli incrementi della speranza di vita dei requisiti di accesso al pensionamento del personale militare per il biennio 2021-2024

Dal 1° gennaio 2023 nessun incremento dell’età pensionabile, vale a dire l’età per poter andare in pensione, legata per Legge alla speranza di vita Istat.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in attuazione di quanto disposto dall’articolo 12, comma 12-bis del Decreto Legge 30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla Legge 30 luglio 2010, n. 122, ha emanato il Decreto in data 27 ottobre 2021, con il quale, tra l’altro, è stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio 2023, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici non sono ulteriormente incrementati; b. l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), con circolare n. 28 del 18 febbraio 2022, ha confermato che l’adeguamento alle speranze di vita di cui al citato Decreto si applica anche nei confronti del personale militare. Pertanto, a decorrere dal 1° gennaio 2023, i requisiti di accesso al trattamento pensionistico non sono ulteriormente incrementati.

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Detti adeguamenti avvengono sulla base delle stime Istat sugli andamenti demografici, recepite con apposito decreto dei Ministeri Economia e Lavoro, 12 mesi prima della data di ciascun aggiornamento.  I decreti emessi negli anni 2011, 2014 e 2017 hanno portato in avanti l’età della pensione rispettivamente, di 3, 4 mesi e, dal 2019, di 5 mesi.

Dal 2021 e anche per il prossimo biennio 2023/2024, non essendoci stato un incremento della speranza di vita Istat, anche per gli effetti della pandemia, non verrà effettuato alcun adeguamento dell’età pensionabile.

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