Accesso abusivo alle banche dati, finanziere arrestato
Un militare della Guardia di Finanza è stato arrestato dai suoi stessi colleghi, a Treviso per essere entrato ripetutamente nel sistema informatico delle forze dell’ordine prelevando dati riservati e acquisendo informazioni che trasmetteva poi ad amici ed imprenditori.
L’accesso abusivo alla banca dati della Finanza sarebbe iniziato nel 2014. L’ultimo accesso invece riporta la data del 20 dicembre del 2020. Sarebbero migliaia i controlli che il militare 58enne avrebbe dato alla situazione economica di svariate persone, compresa la denuncia dei redditi o proprietà immobiliari. Il lavoro di indagine sarebbe iniziato nel 2019, una volta verificato che l’uomo, cui mancherebbero pochi anni alla pensione, eseguiva gli accessi senza averne una apparente ragione.
«In riferimento all’arresto di un appartenente alla Guardia di Finanza in servizio a Treviso, eseguito in data odierna da personale dello stesso Corpo, comunico di aver disposto l’immediata sospensione dall’impiego dell’interessato –ha sottolineato in una nota il comandante provinciale delle fiamme gialle, Francesco De Giacomo– Pur nel rispetto della presunzione di innocenza, mi preme sottolineare come la Guardia di Finanza, grazie a sistemi di audit interno moderni, rigorosi e capillari, abbia sviluppato da tempo gli anticorpi per individuare e sanzionare ogni comportamento che diverga dalla linea retta della legalità, principio che guida gli oltre trecento finanzieri che, ogni giorno, operano nella Marca trevigiana per la tutela della sicurezza economica e finanziaria e la difesa dei cittadini onesti. In tale azione, la sinergia e la fiducia reciproca con l’Autorità Giudiziaria sono incondizionate e consentono di perseguire, sia sul piano penale che su quello disciplinare, eventuali atti illeciti: “tolleranza zero”, dunque, verso chi viene meno ai propri doveri».