«Abito in via dei quattro sfigati morti in guerra». Multata dai carabinieri per l’oltraggio ai caduti del 1915-1918
(di Alessandro Fulloni) – «Abito in via 226°Reggimento fanteria, quattro sfigati morti in guerra». In questo modo una ragazza di Macerata ha indicato i riferimenti della sua via di residenza ai carabinieri del Nucleo radiomobile di Macerata che dovevano sentirla come testimone per una rissa.
Non è chiaro perché la donna abbia pronunciato queste parole, forse per un risentimento alla richiesta di mostrare i documenti. Forse credeva di essere spiritosa. O forse era davvero convinta che quei fanti in grigioverde morti tra il 1915 e il 1918 fossero proprio — così come li ha appellati lei— , dei «quattro sfigati».
Fatto sta che l’affermazione le è costata una multa di 103 euro per oltraggio ai caduti. Nel caso specifico parliamo dei soldati in grigioverde del Reggimento 226° fanteria «Arezzo», rimasti uccisi nei violentissimi combattimenti nella Prima Guerra Mondiale. Schierato in Carnia, tra Caporetto e Castagnevizza di Gorizia, alla fine del conflitto il reparto contò circa tre mila vittime.
Gran parte di loro sono seppelliti al sacrario di Redipuglia, assieme a tanti dei 600 mila caduti italiani registrati in totale nella Grande Guerra.
Corriere.it