Scandalo nei Servizi: Agente Segreto truffa Dentista amico: 007 Condannato a 3 Anni
In un’incredibile vicenda che ha sconvolto l’intelligence italiana, un agente segreto è stato condannato a tre anni di reclusione per aver truffato un suo amico, un facoltoso dentista, approfittando del suo ruolo. L’uomo dei Servizi, sfruttando la sua posizione, ha tessuto un’elaborata rete di menzogne per estorcere 300mila euro alla sua vittima, promettendogli una protezione inesistente da minacce altrettanto fittizie.
Una Rete di Menzogne
Il dentista, figura di spicco nel suo campo, è stato convinto dall’agente di essere nel mirino dei carabinieri del NAS e vittima di complotti orchestrati dalla sua ex moglie. Il timore di vedere il proprio prestigioso studio crollare sotto le accuse di possesso di droga e altre macchinazioni lo ha spinto a fidarsi ciecamente del suo amico e a pagare ingenti somme di denaro per garantirsi protezione.
Il Piano di Protezione Fittizio
L’agente segreto ha sfruttato la fiducia e la paura del dentista, offrendosi come suo difensore occulto grazie al suo status di “uomo di Stato”. Il dentista, accecato dal terrore di perdere tutto, ha iniziato a pagare profumatamente per essere protetto da pericoli immaginari. Nel corso del tempo, la spia ha sapientemente alimentato la paura del dentista, inventando nuove minacce e giustificando ulteriori richieste di denaro.
La truffa è iniziata con la promessa di proteggere il dentista da un presunto complotto che prevedeva l’inserimento di droga nel suo studio dentistico. Secondo la storia costruita dall’agente, l’ex moglie del dentista, con l’appoggio di potenti personaggi, avrebbe pianificato di far trovare gli stupefacenti per far scattare un blitz delle forze dell’ordine, che avrebbe portato all’arresto del dentista e alla chiusura del suo studio.
Ma non finisce qui. L’agente ha continuato a estorcere denaro con la minaccia di nuove e sempre più gravi trame, inclusa la sorveglianza continua della famiglia del dentista, sostenendo che i figli e la nuova compagna fossero spiati. La situazione sembrava peggiorare di giorno in giorno, con la necessità di bonificare le auto dai dispositivi di tracciamento e ulteriori spese per scongiurare il pericolo.
La Scoperta dell’Inganno
Il dentista, dopo aver sborsato una cifra impressionante, ha infine capito di essere stato ingannato e ha deciso di denunciare l’accaduto. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta, sotto la guida della pm Alessandra D’Amore, che ha portato alla condanna dell’agente. La giudice Antonella Bencivini ha inflitto tre anni di carcere all’uomo per truffa, certificando la sua colpevolezza e ponendo fine a questa incredibile vicenda.
Nelle carte della procura, si legge chiaramente come l’agente fosse riuscito a instillare nel dentista “il timore di pericoli immaginari, il verificarsi di eventi delittuosi, anche violenti”.
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