Zaini Esercito di Giochi Preziosi: Una Battaglia di Protesta a Verona. Mentre Alcuni Cedono, L’azienda Mantiene la Linea
Un acceso confronto si è aperto tra l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e la nota società Giochi Preziosi riguardo agli zainetti scolastici marchiati Esercito, distribuiti da Giochi Preziosi e associati alle storiche divisioni militari italiane, la Folgore e gli Alpini.
La Protesta a Verona: Boicottatori in Azione
Nel pomeriggio del 13 settembre, un gruppo di organizzazioni e sigle vicine alla Sinistra e al mondo pacifista si è riunito a Verona per condurre un sit-in di protesta davanti a un punto vendita di Giochi Preziosi. La protesta ha suscitato notevole attenzione, ma l’azienda, attraverso il suo Chief Commercial Officer, Dino Canuti, ha dichiarato che non ha alcuna intenzione di ritirare dal mercato gli zainetti in questione, sottolineando che la loro campagna di vendita ha lo scopo di ricordare il ruolo dell’esercito a servizio della popolazione quando c’è bisogno, non solo in Italia.
La Vittoria Parziale dell’Osservatorio: Zainetti Rimossi Online
L’Osservatorio ha ottenuto una parziale vittoria poiché alcuni punti vendita online hanno rimosso i prodotti legati all’Esercito, e il sito ufficiale di Giochi Preziosi continua a non esporli. Tuttavia, l’organizzazione rimane in attesa di una risposta da parte dell’azienda riguardo alle ragioni di questa decisione.
Canuti ha evitato di commentare direttamente la protesta in corso, sottolineando che c’è libertà d’impresa e di parola. Ha dichiarato che la questione sarà discussa con la proprietà, auspicando che i negozi dell’azienda non subiscano danni.
La Risposta di Canuti: L’Esercito come Grande Risorsa
Il Chief Commercial Officer ha anche menzionato che alcuni rivenditori potrebbero aver autonomamente scelto di non commercializzare gli zainetti militari, ma ha ribadito l’importanza dell’Esercito come risorsa, sottolineando che stanno stringendo accordi con altre Forze dell’Ordine per produrre materiale che sensibilizzi l’importanza del loro ruolo nella società contemporanea.
La controversia ha visto un ulteriore allargamento del fronte dei boicottatori degli zaini militareschi, con l’Arci Nazionale che ha espresso preoccupazione riguardo alla commercializzazione dei prodotti da parte di Giochi Preziosi. In un comunicato stampa, l’Arci ha affermato che quest’azione rappresenta un tentativo di introdurre una logica militarista nella scuola e nella vita quotidiana dei più giovani, contrapponendosi ai valori di collaborazione, apertura e pace che dovrebbero essere trasmessi ai bambini per farli crescere come membri di una comunità pacifica e collaborativa.
La controversia tra l’Osservatorio, Giochi Preziosi e le organizzazioni pacifiste continua a tenere banco e potrebbe suscitare ulteriori discussioni sulla militarizzazione e la presenza simbolica dell’esercito nella società italiana. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se l’azienda reagirà alle pressioni in corso.
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