No alla mini naja. Sì all’investimento delle risorse sul personale militare e sul nuovo modello di reclutamento
Il Presidente del Senato Ignazio La Russa, nel suo discorso in chiusura delle celebrazioni organizzate dagli Alpini a Milano per ricordare tutti i caduti, ha dichiarato di aver predisposto un Disegno di Legge, che sarà presentato da un gruppo di Senatori, per portare a 40 giorni la mini-leva volontaria.
Un Disegno di Legge che parte da una Legge che è ancora in vigore anche se non viene più finanziata da molto tempo ed è quella della cosiddetta mini naja.
Senza nulla togliere alle buone intenzioni del Presidente La Russa per l’alto valore civico della proposta, indubbiamente romantica, crediamo però che la spesa sarebbe troppo alta, considerate le risorse disponibili ad oggi.
Le priorità della Difesa sono altre: l’ammodernamento delle Forze Armate e il miglioramento delle condizioni di vita del personale militare, del trattamento economico ormai vetusto, del trattamento giuridico non più al passo con i tempi e la necessità di fare modifiche legislative atte a conciliare la vita familiare con quella lavorativa di chi, quotidianamente, serve la Nazione sacrificando la propria vita privata, le proprie libertà e, a volte purtroppo, la propria stessa vita.
Il Presidente dichiara che ci sarebbero degli incentivi per la partecipazione a questo “arruolamento” volontario, ma in questo momento particolare per la Difesa le forze devono essere concentrate sul nuovo modello di reclutamento recentemente approvato dal Parlamento, per il quale sarà necessario instaurare forti protocolli d’intesa con le maggiori industrie Nazionali per la formazione e il reclutamento dei giovani, che presteranno servizio nelle Forze Armate.
Siamo certi che il Ministro della Difesa Guido Crosetto, la cui esperienza gli consente di avere un quadro ben chiaro delle risorse della Difesa e delle condizioni del personale militare (che è il principale sistema d’arma delle nostre Forze Armate), saprà spiegare al Presidente del Senato La Russa le ragioni per cui il buon senso impone di accantonare l’idea di una “leva volontaria” di pochi giorni, inutile per il raggiungimento degli obiettivi formativi di cui l’Esercito oggi ha bisogno.
Associazione Sindacale Professionisti Militari
I fondatori
Francesco Gentile
Leonardo Mangiulli