Vignetta della Rivista ‘Il Carabiniere’ intitolata a “I veri Supereroi”: dimenticata la Polizia Penitenziaria
Il Segretario Generale del Sappe Donato Capece invia una lettera al direttore della Rivista Il Carabiniere lamentando la grave dimenticanza della Polizia Penitenziaria tra i professionisti dell’aiuto che si sono prodigati per i cittadini durante la pandemia.
Ecco il testo della lettera
Signori Direttori, desidero parteciparvi il disappunto delle donne e degli uomini appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria ed iscritti a questa Sigla Sindacale, la prima e più rappresentativa, per la decisione di escludere il nostro Corpo di Polizia dello Stato nella raffigurazione della vignetta di A. Mariella pubblicata nel numero di febbraio 2022 della Vostra Rivista, che leggiamo sempre con interesse ed attenzione.
Come è possibile notare, infatti, la vignetta – “I veri supereroi” – raffigura appartenenti alle Forze Armate, alle Forze di Polizia e di Soccorso Pubblico, ai servizi sanitari e parasanitari e persino al Clero ma non già un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria!
Scelta, questa, discutibile e che non si condivide affatto atteso che la Polizia Penitenziaria è uno dei quattro Corpi di Polizia dello Stato.
Come Le è certamente noto, le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio, nelle carceri italiane per adulti e minori, con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai complicato.
Donne e uomini in divisa che rappresentano ogni giorno lo Stato nel difficile contesto penitenziario, nella prima linea delle sezioni detentive.
Persone che nonostante l’insostenibile, pericoloso e stressante lavoro credono nella propria professione, che hanno valori radicati e un forte senso d’identità e d’orgoglio, e che ogni giorno in carcere fanno tutto quanto è nelle loro umane possibilità per gestire gli eventi critici che si verificano ogni giorno.
Credo proprio che non si possa e non si debba trascurare la fondamentale opera di prevenzione e repressione dei reati che pure vengono compiuti all’interno dei penitenziari; si pensi alle tante risse, alle frequenti minacce, alle aggressioni fisiche e verbali (spesso a carico dei poliziotti penitenziari), ai furti, ai danneggiamenti e tanto altro ancora.
Nel solo anno 2021, nelle carceri del Paese si sono contati 11.295 atti di autolesionismo, 91 decessi per cause naturali, 57 suicidi, 1.669 tentati suicidi sventati dal personale di Polizia Penitenziaria. 8.063 sono state le colluttazioni, 1.087 i ferimenti!
E’ quindi comprensibile immaginare il nostro disappunto e quello delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria nell’essersi visti esclusi nella raffigurazione della vignetta che “IL CARABINIERE” ha riservato a “I veri Supereroi”.
L’auspicio è che ciò non abbia più a verificarsi, anche se sarebbe interessante capire e comprendere come questo possa essere accaduto.
Certo di un Vostro riscontro, porgo distinti saluti.
Dott. Donato Capece – segretario generale SAPPE