«Sbagliato richiamare in servizio poliziotti in pensione». E’ scontro sull’emendamento Malpezzi (PD), sindacati sulle barricate
“Gravi rischi potrebbero ripercuotersi sull’apparato della Pubblica Sicurezza laddove venisse approvato l’emendamento n. 189.0.2 alla legge di bilancio 2022, primo firmatario il Senatore Malpezzi, il quale vorrebbe l’inserimento di un art. 189-ter il cui comma 11 statuirebbe il trattenimento in servizio dei Poliziotti per ulteriori due anni oltre i limiti ordinamentali. (clicca qui per leggere cosa prevede la norma attuale e l’emendamento alla legge di bilancio)La proposta si inserisce in un contesto nel quale l’organico della POLIZIA di Stato si caratterizza per un’età anagrafica molto alta e questo è stato oggetto di forti criticità al punto che negli anni il Dipartimento della Pubblica Sicurezza è intervenuto in più occasioni al fine di porvi rimedio, da un lato abbassando il limite di età per la partecipazione ai concorsi e dall’altro disponendo l’assegnazione di neo agenti in sedi che presentavano un’età media elevata”.
Lo rendono noto i sindacati Sap, Fsp POLIZIA, Es, Ls, Pnfd, Lisipo, Consap, Mp federazione Coisp, Mosap, Silp, Cgil-Uil POLIZIA. “Quest’ultima determinazione, in particolare, è avvenuta nonostante ci fossero per quelle sedi domande di trasferimento di colleghi con elevata anzianità di servizio, proprio al fine di evitare le conseguenze negative che l’eccessiva età media del personale ha sull’efficacia e efficienza dell’apparato sicurezza.
L’approvazione della citata parte dell’emendamento in questione – si legge nella nota congiunta – oltre a creare sperequazioni con i restanti ruoli della POLIZIA di Stato, presenta peraltro come prima grande criticità quella di andare ad incidere sul turn over bloccando l’arruolamento di giovani colleghi. Inoltre, limiterebbe la possibilità di promozioni interne penalizzando migliaia di poliziotti che da anni attendono la possibilità di crescere professionalmente e rallenterebbe ulteriormente la mobilità verso le province dove vi sono lunghe graduatorie di attesa”. “Per questo – concludono i sindacalisti – in rappresentanza della maggioranza degli appartenenti alla POLIZIA di Stato, chiediamo un intervento in seno al Governo al fine di non sostenere una misura che metterebbe a rischio la sicurezza del Paese pregiudicando l’arruolamento di giovani agenti di cui vi è grande necessità in ognuna delle nostre province”.
I commenti sono chiusi.