Contromano nel piazzale della caserma, tampona l’auto privata del collega con la “gazzella” di servizio: condannato
Urta l’auto del collega che sta parcheggiando nel piazzale della caserma con l’auto di servizio, per la Corte dei conti il carabinieri ha provocato un danno erariale all’Arma e allo Stato e deve risarcire. La Corte di conti dell’Umbria ha condannato un militare al risarcimento di 1.500 euro in favore dell’Arma dei Carabinieri, Comando Legione Carabinieri Umbria, ma la Procura contabile aveva ipotizzato un danno erariale di 3.234,99 euro.
Il 27 febbraio 2020, all’interno della Caserma sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Terni, il militare era alla guida di un’auto di servizio e “nel condurre fuori dall’autorimessa l’autovettura militare per svolgere il proprio turno di servizio automontato di perlustrazione, impattava l’autovettura di proprietà e condotta da altro” militare “intento a parcheggiare il proprio veicolo”. La vettura di servizio riportava danni che necessitavano riparazioni per 583,36 euro con una fattura e 2.651,63 euro per un altro intervento.
Per la Procura contabile l’evento sarebbe interamente addossabile, come responsabilità, al militare che guidava l’auto di servizio che non avrebbe osservato un comportamento idoneo e diligente “effettuando una manovra di svolta a destra anziché a sinistra, come invece indicato dalla segnaletica, e procedendo così contromano nella corsia a senso unico, è entrato in collisione con altra vettura, causando danni a quella militare da lui condotta”.
Per i giudici contabili “il grado di prudenza e perizia che ne ha caratterizzato la condotta è minore di quello dovuto”, ma il carabiniere non merita una punizione così elevata e hanno ritenuto di “esercitare il potere riduttivo e porre a carico del convenuto la somma quantificata in 1.500 euro” oltre alle spese processuali.