Carabinieri

Il primo sindacato militare è dei carabinieri. Ecco il decreto di autorizzazione ministeriale

Se ne parlava da tempo, ora è arrivata la prima autorizzazione ministeriale per il SIMC (Sindacato Italiano Militari Carabinieri). In anteprima possiamo fornirvi il contenuto del decreto firmato dal ministro che: visti l’articolo 1475, comma 1, del D. Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 “Codice dell’Ordinamento Militare” e la sentenza della Corte Costituzionale n.120 del 13 giugno 2018; le direttive ministeriali in materia di associazioni o circoli fra militari nonché le linee guida del Ministro della Difesa emanate in data 16 luglio 2003, le circolari del Gabinetto del Ministro della Difesa in materia di associazioni professionali tra militari a carattere sindacale;

Esaminato l’atto costitutivo e lo statuto della costituenda Associazione.

Ritenuto che il sodalizio si propone di:

  • raccogliere l’adesione del solo personale in servizio, compreso quello in ausiliaria, di ogni ruolo e categoria dell’Anna dei carabinieri;
  • rappresentare, promuovere, tutelare in ogni sede, sindacale, sociale, storica, giurisdizionale e amministrativa, gli interessi morali, economici, normativi, professionali, previdenziali e assistenziali dei Carabinieri di ogni ruolo e categoria, nel rispetto del divieto di sciopero;
  • partecipare a tutte le fasi della contrattazione, prevedendo altresì la possibilità di intervenire in quelle di “contrattazione articolata sul territorio, nel caso in cui venga introdotta per legge”


Ritenuto che il sodalizio:

  • esclude dalle competenze e finalità statutarie la trattazione delle materie attinenti a ordinamento, addestramento, operazioni, settore logistico – operativo, rapporto gerarchico – funzionale e impiego del personale;
  • si dichiara estraneo alle competizioni politiche e amministrative di qualsiasi livello;
  • dichiara che non aderirà ad altre associazioni sindacali non militari facendone divieto anche ai suoi iscritti;
  • è finanziato dalle sole quote associative da versare esclusivamente con delega sindacale;

Visti i pareri favorevoli alla concessione dell’assenso ministeriale forniti dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa;

Ritenuto che le finalità associative espresse non contrastano con le leggi vigenti. Risultano allo stato non incompatibili con l’assetto della Difesa e delle Forze Armate e non presentano caratteri o contenuti contingenti con le suddette direttive del Gabinetto del Ministro in materia di associazioni professionali tra militari a carattere sindacale, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta decreta che l’istanza di assenso è accolta.

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