Cavo Dragone: “È quasi tempo di sedersi al tavolo. Troppe vite sprecate nella guerra in Ucraina”
“È tempo di parlare, troppe vite sprecate”
La guerra in Ucraina è “in un punto morto” e “quasi tempo di sedersi a parlare, perché è uno spreco di vite”. Parole nette dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, in un’intervista alla Bbc.
L’alto ufficiale italiano non ha dubbi: l’Alleanza atlantica non lascerà Kiev sola. “Resteremo al suo fianco fino al giorno in cui sarà seduta al tavolo per una pace duratura”, ha dichiarato.
“Un fallimento strategico per Putin”
Cavo Dragone ha definito l’invasione russa del 2022 “un fallimento strategico per Putin”. L’effetto boomerang è evidente: proprio quella mossa ha spinto Finlandia e Svezia a entrare nella Nato, ampliando i confini dell’Alleanza e rafforzandone la deterrenza.
Un chiaro segnale – sottolinea l’ammiraglio – che Mosca ha ottenuto l’opposto di ciò che voleva.
L’Europa si risveglia (finalmente)
Il conflitto, secondo Cavo Dragone, ha “risvegliato l’Europa” sulla necessità di difendersi. I Paesi membri sono “pronti a continuare a sostenere Kiev” e hanno concordato di portare la spesa per la difesa al 5% del PIL entro il 2035.
Una scelta che segna un cambio di passo dopo anni di inerzia, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia militare europea senza indebolire il legame con Washington.
“Non ci sentiamo minacciati”: l’ombrello nucleare Nato
Sulle nuove armi nucleari russe, l’ammiraglio ha smorzato i toni: “Siamo un’Alleanza difensiva nucleare, non ci sentiamo minacciati”.
Un messaggio chiaro di calma strategica e fiducia nella deterrenza occidentale, mentre il Cremlino continua a esibire la sua forza atomica nei media di Stato.
La “muraglia di droni” ai confini orientali
Tra le priorità della Nato, Cavo Dragone cita la difesa aerea. È già in cantiere il progetto di una “muraglia di droni” ai confini orientali, destinata a essere operativa “entro pochi mesi”.
Un’iniziativa ad alta tecnologia che punta a proteggere lo spazio aereo europeo e a prevenire nuove minacce ibride.
“L’Alleanza è coesa. Con l’Ucraina fino alla pace”
“L’Alleanza è coesa e resterà con l’Ucraina fino al giorno in cui la pace prevarrà”, ha ribadito Cavo Dragone.
Un messaggio diretto a Mosca, ma anche all’opinione pubblica occidentale: la Nato non arretra, punta a una pace solida, non a una resa.
