Polizia Locale, le parole del Viceministro Sisto scatenano la protesta: “Meloni dica se ci considera forze di Polizia”

La miccia accesa dalle parole del Viceministro Sisto

Un’intervista rilasciata dal Viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, al Tg di Telenorba ha fatto esplodere la polemica. Parlando dell’emergenza sicurezza a Bari, Sisto ha dichiarato:
“Io direi al sindaco e alla Polizia Municipale, che certamente non va parificata alle forze dell’ordine, che serve un’opera di prevenzione e di costante presenza anche notturna, con le pattuglie che girano. Non si tratta di andare con i mitra, ma una funzione di deterrenza quelle pattuglie ce l’hanno.”

Un giudizio che ha lasciato sconcertato il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale (SULPL), pronto a replicare con una lettera aperta indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e, per conoscenza, allo stesso viceministro.

L’allarme sicurezza e la proposta dell’Esercito

Il Viceministro alla Giustizia è intervenuto dopo gli ultimi casi di risse verificatesi in alcune piazze centrali di Bari, sottolineando la gravità della situazione. Intervistato dal Tg di Telenorba, Sisto ha affermato che serve anche l’Esercito per rafforzare la sicurezza in città:
“L’Esercito? Io credo che non sia sbagliato pensare ad un rafforzamento universale della presenza sul territorio. Non dobbiamo spaventarci. Meglio avere un esercito per strada che non queste forme di aggressione.”

Senza mezzi termini ha poi aggiunto: “La soluzione è la militarizzazione: polizia municipale, forze dell’ordine, e anche i soldati, l’Esercito, che nella nostra città possono riportare nel medio e lungo periodo la tranquillità dei cittadini. Non potersi ritirare a casa tranquilli è quanto di peggio possa esistere.”

La replica durissima del SULPL

“La verità, alla fine, emerge sempre” – esordisce il documento della Segreteria Generale SULPL, datato 9 settembre 2025. E la verità, secondo il sindacato, è che anche questo governo, al pari dei precedenti, continua a ignorare la riforma della Polizia Locale, attesa da anni e più volte promessa.

Parole “gravi e inaccettabili” quelle del Viceministro, si legge nella nota, perché gettano ombra sul lavoro quotidiano degli agenti di Polizia Locale, spesso impegnati in prima linea nella sicurezza urbana, pagando anche con la vita il proprio servizio: “Il sangue versato dai nostri colleghi ha lo stesso colore e valore di quello delle altre Forze di Polizia dello Stato.”

Il nodo politico: immobilismo o scelta consapevole?

Il sindacato teme che la posizione di Sisto non sia un’uscita isolata, ma rifletta in realtà l’orientamento profondo del Governo Meloni. Dopo anni di promesse, la riforma della Polizia Locale sembra infatti sparita dai radar della politica.

“Delle due l’una – scrive il SULPL – o l’idea del Viceministro corrisponde a quella del Governo, e quindi inutile aspettarsi da questa maggioranza la promessa riforma, oppure abbiamo frainteso il suo pensiero, ed il riordino è effettivamente in programma.”

Una richiesta di chiarezza definitiva

La Segreteria Generale non usa giri di parole: il Governo deve assumersi le proprie responsabilità. O riconosce la Polizia Locale come parte integrante delle Forze di Polizia, con tutti i diritti e le tutele del caso, oppure abbia il coraggio di dire chiaramente il contrario.

Un messaggio netto rivolto non solo alle istituzioni ma anche all’opinione pubblica: “Se lo Stato non ci ritiene degni di essere al pari delle altre forze dell’ordine, lo dica in faccia, una volta per tutte.”

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