Archiviato il caso del maresciallo che sparò ai ladri in camera da letto: “Ho agito in pochi secondi. Rivoglio la pistola, la rimetterò sotto il cuscino”
La giustizia ha dato ragione a Domenico Scarcella, 86enne maresciallo in congedo della Guardia di Finanza di Bergamo, che nell’aprile 2024 sparò a due ladri entrati nella sua abitazione. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’archiviazione dell’accusa di tentato omicidio, riconoscendo la legittima difesa. La vicenda si era conclusa con il ferimento lieve di uno dei malviventi e la loro successiva cattura, portando a condanne severe per entrambi gli intrusi.
Le parole del Maresciallo
“Non ho mai dubitato sull’esito dell’inchiesta nei miei confronti, era ovvio, perché ho agito per legittima difesa”, ha dichiarato Scarcella ripercorrendo quei drammatici momenti. “Ho sparato in aria e non so nemmeno come ho fatto a colpirlo. Non mi sono reso conto che uno dei due era ferito. Mi è anche dispiaciuto quando l’ho saputo. Non mi sentirei mai di uccidere una persona. Ho dovuto prendere la decisione in pochi secondi”, ha aggiunto il finanziere, che ora attende la restituzione della sua Smith&Wesson.
La dinamica dell’irruzione
La notte dell’irruzione, Scarcella stava guardando una partita della Lazio quando si è assopito nel letto della sua villetta a Longuelo. Il sonno è stato bruscamente interrotto dall’ingresso dei due malviventi albanesi che, armati di piede di porco e con il volto coperto, hanno iniziato a perquisire l’abitazione. Giunti nella camera da letto, hanno svegliato l’anziano minacciandolo: “Dacci i soldi”. Dopo aver trovato 500 euro nel suo borsello, continuavano a pretendere altro denaro, spingendo Scarcella a reagire impugnando l’arma nascosta sotto il cuscino.
Le condanne dei rapinatori
L’epilogo giudiziario ha visto i due rapinatori, di 26 e 27 anni, condannati rispettivamente a 5 anni e 8 mesi e 7 anni e mezzo di reclusione. Per entrambi è prevista l’espulsione dal territorio italiano al termine della pena. “La pistola ora è ancora sequestrata, ma la rivoglio e la rimetterò sotto il cuscino perché non si sa mai”, ha concluso Scarcella, ricordando come già dieci anni prima fosse stato vittima di un furto nella stessa abitazione.
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