Sindacati Militari

CONTRATTO MILITARI 2022-2024: ITAMIL NON FIRMA, ‘È IL PIÙ DELUDENTE DEGLI ULTIMI VENT’ANNI’

Un evento storico si è trasformato in un momento di forte contrapposizione nel panorama sindacale militare italiano. La firma del contratto 2022-2024, tenutasi oggi a Palazzo Vidoni, ha visto per la prima volta la partecipazione dei Sindacati Militari, ma non tutti hanno condiviso l’accordo.

LA CRONACA DELL’INCONTRO

L’incontro ha registrato la presenza delle più alte cariche istituzionali, tra cui i Ministri Zangrillo, Crosetto, Piantedosi, Giorgetti e Nordio, oltre al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano. Come riporta il comunicato ufficiale di ITAMIL: “Oggi si è tenuto un incontro storico presso Palazzo Vidoni, che ha visto la partecipazione per la prima volta dei Sindacati Militari convocati dalla Funzione Pubblica per la firma del contratto 2022/2024.”

LA POSIZIONE DI ITAMIL

In un gesto di forte dissenso, ITAMIL Esercito ha scelto di non sottoscrivere il contratto. Il Segretario Generale Girolamo Foti ha dichiarato senza mezzi termini: “Non abbiamo tradito i nostri colleghi. Questo contratto è il più deludente degli ultimi vent’anni.”

LE CRITICITÀ EVIDENZIATE

Le ragioni del rifiuto sono molteplici e sostanziali. Il sindacato denuncia incrementi salariali insufficienti, con soli 100 euro netti di aumento a fronte di un’inflazione che ha superato il 16%, comportando una perdita di potere d’acquisto stimata in 278 euro netti mensili per ciascun militare dal grado di Graduato in su.

Il sindacato ha inoltre denunciato: L’assenza di misure a costo zero per il personale pendolare o soggetto a mobilità; La mancanza di interventi strutturali in ambito previdenziale; Le continue disparità di trattamento tra Forze Armate e altre forze di sicurezza.

DISPARITÀ DI TRATTAMENTO

Particolarmente contestata è la disparità di risorse allocate: 100 milioni per gli straordinari delle Forze di Polizia contro appena 20 milioni per il personale della Difesa. Il sindacato evidenzia inoltre l’assenza di provvedimenti per il personale pendolare e la mancanza di riforme previdenziali.

LE PROSSIME INIZIATIVE

ITAMIL ha annunciato l’avvio di un ricorso collettivo gratuito per i propri iscritti, finalizzato al recupero delle perdite economiche. Contemporaneamente, ha ufficializzato la fine dell’accordo con il sindacato SIAMO ESERCITO, che ha invece sottoscritto il contratto.

Uno spiraglio di ottimismo emerge dalle parole conclusive di Foti, che accoglie positivamente l’impegno del Ministro Crosetto per il prossimo rinnovo contrattuale, pur mantenendo una posizione di vigile attenzione: “Se queste promesse saranno mantenute, potrebbe aprirsi un nuovo capitolo di dialogo e collaborazione. Tuttavia, resteremo vigili e fedeli alla nostra missione: tutelare i diritti dei militari italiani senza compromessi.”

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