Carabinieri, Luongo in visita all’interregionale di Napoli: ‘Serve disciplina, ma quella positiva’
Dal comando generale al cuore di Napoli: Luongo traccia la rotta dell’Arma
L’ARRIVO E L’ACCOGLIENZA
“Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, ha fatto visita ieri alla Caserma Vittoria di Napoli, sede del Comando interregionale ‘Ogaden'”, come riferito dal comando stesso. Ad accoglierlo, il comandante “Ogaden”, generale di Corpo d’Armata Marco Minicucci, nonché i comandanti e una rappresentanza delle Legioni Carabinieri Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise, personale dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Associazione Nazionale Forestali e appartenenti alle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.
IL RITORNO A CASA
“Ho voluto iniziare da qui, da Napoli: la città che mi ha visto nascere“, ha dichiarato Luongo, scegliendo simbolicamente il capoluogo partenopeo come prima tappa del suo mandato. “Il mio pensiero va ai caduti dell’Arma e alle loro famiglie, ai colleghi feriti durante il servizio e soprattutto al vice brigadiere Giovanni Russo”, ha sottolineato il generale, riferendosi al militare ferito il giorno precedente. “A lui ho dedicato il premio che ho ricevuto ieri, quello delle Eccellenze Italiane. Lui è emblema di dedizione, di come si affronta il lavoro con abnegazione e vicinanza al cittadino”.
LA VISIONE PER IL FUTURO
“Mi rivolgo a tutti i militari”, ha proseguito Luongo, “chiedendo disciplina, quella positiva che ci contraddistingue da oltre 200 anni. È il collante che sostiene il nostro sforzo quotidiano. Dobbiamo rimanere uniti per fronteggiare le sfide di ogni giorno, mai prevedibili.” Poi l’accento sui giovani: “Per essere migliori dobbiamo scommettere sui Carabinieri più giovani, sull’Arma del futuro. Dobbiamo superare i limiti, promuovere l’innovazione e la creatività ed infine operare con purezza ed entusiasmo giovanile. Vi ringrazio per quello che fate; il vostro impegno e la vostra dedizione nel garantire la sicurezza dei cittadini sono encomiabili”.
L’INCONTRO CON LA FAMIGLIA
Un momento particolarmente significativo ha visto il generale Luongo incontrare la moglie e i figli del vicebrigadiere Russo, manifestando personalmente il suo sostegno e la vicinanza dell’Arma.
LE VOCI DAL TERRITORIO
Ma nel ventre di Napoli, dove i carabinieri combattono una guerra quotidiana , le parole del generale Luongo rischiano di suonare come un déjà vu. “Innovazione”, “giovani”, “cambiamento”: il solito mantra che ogni nuovo comandante porta in dote al suo insediamento. Nei corridoi dell’Ogaden qualcuno già storce il naso: quando le belle parole si tramuteranno in fatti concreti? Quando la “disciplina positiva” salirà alle stelle dai gradi più bassi? La vera sfida non è pronunciare solo proclami, ma trasformare una macchina bicentenaria che troppo spesso confonde la tradizione con l’immobilismo. E intanto, nelle caserme, si continua ad aspettare.
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