Esercito italiano: via libera alla settimana corta, i dettagli
Una svolta significativa nell’organizzazione del lavoro dell’Esercito Italiano è stata annunciata con l’introduzione della settimana corta, che prevede la possibilità di articolare l’attività lavorativa su quattro giorni anziché cinque. La novità è stata ufficializzata attraverso una recente circolare del Reparto Reclutamento, Affari Giuridici ed Economici del Personale dello Stato Maggiore dell’Esercito.
Flessibilità e bilanciamento delle esigenze
La nuova disposizione introduce due importanti strumenti di gestione dell’orario: la riarticolazione dell’orario di servizio e la flessibilità individuale. La prima consente ai Comandanti di Corpo di riorganizzare gli orari dell’intera unità o di parti di essa, potendo optare per una settimana lavorativa di quattro o sei giorni, in base alle necessità operative. La flessibilità individuale, invece, permette ai singoli militari di personalizzare il proprio orario giornaliero, con entrata tra le 7:00 e le 9:00 e uscita tra le 15:30 e le 17:30.
Implementazione graduale e attenta
L’applicazione di questi nuovi schemi organizzativi sarà subordinata alla valutazione delle specifiche condizioni operative e ambientali. La circolare sottolinea l’importanza di mantenere un equilibrio tra le esigenze del servizio e le necessità del personale, garantendo sempre la continuità operativa dei reparti attraverso l’individuazione di aliquote minime di personale.
Una vittoria per il personale militare
L’Associazione Sindacale Professionisti Militari (ASPMI) ha accolto con soddisfazione questa innovazione, sottolineando come rappresenti un importante passo avanti nella conciliazione tra esigenze operative e benessere del personale. L’associazione evidenzia come la nuova normativa dimostri la possibilità di coniugare l’efficienza operativa con una maggiore attenzione alla qualità della vita dei militari, senza compromettere la funzionalità dello strumento militare.
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