Crosetto, ‘più forze polizia e meno militari sulle strade. Forze armate riprendano a fare ciò che serve in questo momento’
Lunedì, in una San Marco blindatissima, off limits ai turisti con musei, negozi e caffè chiusi e metal detector, varchi e transenne a tutti gli accessi nonché le forze speciali a monitorare la situazione dall’alto di Procuratie, museo Correr e torre dell’Orologio, la cerimonia per la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate: da Roma, alle 11.15 (dopo le celebrazioni all’Altare della patria), sono atterrati il ministro della Difesa Guido Crosetto e Mattarella, accolto quando ancora era in motoscafo da ventuno colpi a salve, massima onorificenza riservata al capo dello Stato, sparati dalla nave Thaon di Revel ormeggiata in bacino. In piazza San Marco — protetta contro il rischio acqua alta dal Mose sollevato — lo schieramento dei militari con il capo di Stato maggiore della difesa Luciano Portolano, un migliaio di cittadini (entrati previo accredito) e, sul palco, onorevoli (tra cui i senatori veneziani Raffaele Speranzon, FdI e Andrea Martella, Pd), il presidente del Veneto Luca Zaia, il sindaco Luigi Brugnaro, il patriarca Francesco Moraglia, il prefetto Darco Pellos, per citarne alcuni.
Il 2025
E proprio ai margini della cerimonia in cui dal palco il ministro ha celebrato «le forze armate che difendono le libere istituzioni, cercano di costruire la sicurezza non solo livello nazionale ma internazionale» un annuncio che mette a tacere le richieste dei sindaci, a partire dal veneziano Brugnaro che ha invocato i Lagunari in pattuglia a Mestre, di avere più militari sulle strade a garantire sicurezza nelle zone a rischio microcriminalità. «Quest’anno, con uno sforzo enorme, abbiamo aumentato di ottocento unità i militari a disposizione di Strade e stazioni sicure», la premessa a preannunciare un cambio di rotta per il 2025. «Io penso che dal prossimo anno sia magari più importante aumentare le forze di polizia e — ha aggiunto — lasciare che le forze armate riprendano a fare quello che serve in questo momento».
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