Leonardo, joint venture con Rheinmetall: nel mirino commesse dell’Esercito e nuovo carro armato Ue. In Borsa il titolo non decolla e continua a perdere
Una partnership strategica per il futuro della difesa
È attesa per domani a Roma la firma ufficiale che sancirà la nascita di una joint venture paritetica tra il colosso italiano Leonardo e il gigante tedesco Rheinmetall nel settore degli armamenti terrestri. Questa mossa strategica promette di ridisegnare gli equilibri nel panorama europeo della difesa.
I dettagli dell’accordo: un equilibrio italo-tedesco
La nuova entità vedrà una partecipazione equamente distribuita: Leonardo deterrà il 50% delle quote, mentre il restante 50% sarà suddiviso tra Rheinmetall (40%) e la sua divisione italiana (10%). Con sede in Italia, l’azienda sarà guidata da un amministratore delegato di nomina italiana, bilanciato da un presidente scelto dalla controparte tedesca.
Obiettivi ambiziosi: rinnovare l’Esercito italiano
Il primo traguardo della joint venture sarà collaborare con l’Esercito italiano per un massiccio programma di modernizzazione. Si prevede la fornitura di 280 nuovi carri armati pesanti e oltre 1000 mezzi cingolati da combattimento per la fanteria, per un valore complessivo stimato di 23,2 miliardi di euro.
Tecnologia all’avanguardia: Panther e Lynx
I nuovi mezzi si baseranno su piattaforme Rheinmetall di ultima generazione. Per i carri armati, il punto di partenza sarà il Panther Kf51, un veicolo che promette prestazioni superiori in termini di letalità, mobilità e sopravvivenza. Per i mezzi di fanteria, si partirà dal Lynx Kf41, già in produzione per altri eserciti europei.
Made in Italy: un’opportunità per l’industria nazionale
Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo, ha sottolineato che una quota significativa della produzione sarà realizzata in Italia. L’ex Oto Melara di La Spezia avrà un ruolo chiave nella realizzazione delle torrette e dei componenti elettronici. Si stima che il 60% del valore aggiunto rimarrà in territorio italiano.
Prospettive future: oltre i confini nazionali
La joint venture non si limiterà al mercato italiano. L’obiettivo è di diventare un player globale, partecipando attivamente al progetto del Main Ground Combat System (MGCS), il futuro carro armato europeo. Inoltre, l’AD di Rheinmetall ha già segnalato l’interesse di potenziali clienti internazionali.
Sfide in borsa: il paradosso di Leonardo
Nonostante le prospettive promettenti, il titolo Leonardo ha registrato una flessione del 12% nell’ultimo trimestre. Questa discrepanza tra le opportunità di business e la performance borsistica rappresenta una sfida cruciale per il management, chiamato a riconquistare la fiducia degli investitori.