Polizia locale

Tragedia ad Ascoli Satriano: si toglie la vita con la pistola d’ordinanza il comandante della polizia

Un gesto estremo scuote la comunità pugliese

La cittadina di Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, è stata colpita da una tragedia improvvisa che ha scosso l’intera comunità. Cosimo Napolitano, il comandante della polizia locale di 42 anni, si è tolto la vita utilizzando la sua pistola d’ordinanza.

Le circostanze del tragico evento

Il dramma si è consumato nell’abitazione di San Ferdinando di Puglia, nel nord Barese, dove Napolitano viveva con la moglie e i due figli. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe compiuto il gesto estremo dopo aver accompagnato la moglie in stazione quella stessa mattina. Sul luogo del ritrovamento sono stati rinvenuti dei medicinali, particolare che potrebbe fornire indizi sullo stato psicologico del comandante.

Indagini in corso

I carabinieri, coordinati dalla Procura di Foggia, stanno conducendo le indagini per fare luce sulle motivazioni che hanno portato a questo tragico epilogo. Al momento, non è chiaro se il gesto sia maturato in ambito familiare o lavorativo, ma emerge che Napolitano stesse attraversando un difficile periodo dal punto di vista psicologico.

Il ricordo del sindaco

Il sindaco di Ascoli Satriano, Vincenzo Sarcone, ha espresso il suo sgomento e quello dell’intera comunità. “Era una persona mite, buona, sempre disponibile anche quando era fuori turno”, ha dichiarato il primo cittadino, descrivendo Napolitano come un “ragazzo integerrimo” che si era ben integrato nella cittadina.

Una carriera promettente interrotta

Napolitano era al comando della polizia municipale da due anni, dopo aver vinto un concorso. La sua assenza alla manifestazione del raduno di auto d’epoca, prevista per la mattina stessa, aveva destato i primi sospetti. Il comandante era recentemente rientrato in servizio dopo un periodo di convalescenza dovuto a un incidente che gli aveva causato problemi a un piede.

Una comunità sotto shock

La notizia ha profondamente colpito gli abitanti di Ascoli Satriano, dove la famiglia di Napolitano era ben conosciuta e rispettata. Il suocero del comandante era stato in passato assessore, mentre il cognato esercita la professione di medico. “Una vera tragedia che ci ha sconvolti tutti”, ha concluso il sindaco Sarcone, riflettendo il sentimento di dolore e incredulità che pervade la comunità.

Mentre le indagini proseguono per far luce su questa tragedia, la città di Ascoli Satriano si stringe attorno alla famiglia Napolitano, cercando di elaborare la perdita di un uomo descritto da tutti come dedito al lavoro e alla comunità.

error: ll Contenuto è protetto