Fronte comune nell’Arma: Sei sindacati dei Carabinieri si coalizzano per affrontare il rinnovo contrattuale
Sei associazioni sindacali dell’Arma dei carabinieri hanno deciso di coalizzarsi per affrontare il rinnovo del contratto di lavoro.
Criticità finanziarie
“Gli stanziamenti previsti nella Legge di Bilancio per il Comparto Sicurezza dovrebbero essere fissati al 16%, ma le risorse effettivamente stanziate per il rinnovo contrattuale sono state solo del 6%”, dichiarano le associazioni in un comunicato congiunto. “Questo squilibrio finanziario rischia di compromettere la qualità e l’efficacia del nuovo contratto.”
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Le sei associazioni – SIM CC, USIC, UNARMA, NSC, SIULCC e USMIA CC – si trovano ora di fronte a una prova determinante: “Individuare e promuovere soluzioni che coniughino le esigenze operative del Servizio con i diritti e le necessità del personale in divisa .”
La coalizione ha deciso di presentare una proposta unica e articolata per la parte norma-accessoria del contratto. Questa strategia, spiegano, è volta a “potenziare le capacità negoziali ea ottenere risultati più incisivi rispetto alle singole richieste, che potrebbero risultare in contrasto tra loro e creare solo ulteriore disorientamento.”
Obiettivi della proposta congiunta
Tra gli obiettivi principali, i sindacati mirano a “risolvere le sperequazioni e le disarmonie legislative che da anni penalizzano quotidianamente le donne e gli uomini dei Carabinieri”. Il comunicato sottolinea l’importanza di affrontare “le ingiustizie ei diritti negati, benché legittimamente maturati e riconosciuti dalla legge”.
Un punto critico evidenziato è la carenza di organico, che secondo i sindacati “non può e non deve essere compensata con sacrifici personali, ma attraverso soluzioni strutturali che evitino sovraccarichi di lavoro e stress, a danno della salute fisica e mentale dei militari.”
I rappresentanti delle sei associazioni – Serpi, Tarallo, Nicolosi, Zetti, Calabrò e Caforio – si dicono “fiduciosi che gli incontri e le discussioni future saranno ricchi di contenuti e proposte significative.” Concludono affermando la loro determinazione a presentare “proposte concrete per garantire che i diritti e la dignità dei Carabinieri siano rispettati e valorizzati.”
Le trattative che seguiranno saranno fondamentali per definire le condizioni di lavoro ei diritti dei Carabinieri nei prossimi anni, in un delicato equilibrio tra le esigenze di servizio ei diritti dei “cittadini in divisa”.
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