La presidente della Commissione UE annuncia la nomina di un commissario per la Difesa
PRAGA – La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha ribadito la necessità di una “revisione sistemica della difesa europea”, anticipando che sarà uno dei dossier fondamentali del suo secondo mandato alla guida dell’esecutivo UE. Intervenendo venerdì al GLOBSEC Forum di Praga, Von der Leyen ha annunciato: “Nominerò un commissario a pieno ruolo per la Difesa. Questa è la responsabilità strategica dell’Europa”.
La guerra in Ucraina come punto di svolta
L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha segnato un punto di svolta per la sicurezza europea, spingendo gli Stati membri a compiere passi senza precedenti. Tra questi, l’utilizzo di finanziamenti comuni per fornire armi all’Ucraina attraverso l’European Peace Facility e l’ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO.
Von der Leyen ha sottolineato la necessità di “ripensare radicalmente le fondamenta dell’architettura di sicurezza europea” per garantire una pace duratura in Ucraina. “Dobbiamo mettere l’Ucraina nelle condizioni di negoziare tale pace. Ed è per questo che l’integrazione dell’Ucraina nella nostra Unione Europea è al centro del nostro sforzo di pace”, ha affermato.
I costi della “non-Europa” della difesa
Uno dei principali argomenti a favore di una difesa europea integrata riguarda i costi della frammentazione attuale. Nonostante i 27 Stati membri insieme rappresentino la terza spesa militare mondiale, l’inefficienza dovuta alla duplicazione delle forze armate e all’eccessivo numero di sistemi d’arma riduce l’efficacia di questi investimenti.
Verso un pilastro europeo della difesa
Von der Leyen ha riconosciuto il ruolo fondamentale degli Stati Uniti nel sostenere l’Ucraina, ma ha sottolineato che “proteggere l’Europa è prima di tutto un dovere dell’Europa”. Pur ribadendo l’importanza della NATO, ha evidenziato la necessità di un pilastro europeo della difesa.
La presidente ha ricordato i progressi fatti, con l’aumento della spesa per la difesa da circa 200 miliardi di euro pre-guerra a quasi 300 miliardi quest’anno. Tuttavia, ha precisato che non è sufficiente: “Il nostro obiettivo deve essere quello di costruire una produzione di difesa di dimensioni continentali”.
In questo contesto, von der Leyen ha evidenziato il potenziale ruolo dell’Europa centrale come “uno dei motori e uno dei grandi beneficiari di questa nuova spinta per il settore della difesa europeo”.
La nomina di un commissario per la Difesa e l’ambizione di una revisione sistemica della difesa europea segnalano un cambio di passo significativo nelle politiche dell’Unione, in risposta alle sfide geopolitiche e di sicurezza emerse negli ultimi anni.
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