4 nuovi palombari entrano nell’élite della Marina Militare italiana
La pacca sulla spalla ricevuta dall’istruttore dura un attimo. Simula il tocco sull’elmo dato ai palombari prima di ogni immersione: per Edoardo Carminati, Filippo Ferrandina, Massimiliano Molinari e Roberto Bertolucci è l’inizio del futuro nel gruppo operativo subacquei (GOS) della Marina Militare.
Ce l’hanno fatta, sono tutti qui per loro: le famiglie che li hanno supportati, gli istruttori che li hanno visti ‘allievi’, i palombari esperti che da oggi iniziano a chiamarli ‘colleghi’.
In divisa blu, schierati in formazione nel piazzale del comando raggruppamento subacquei e incursori (COMSUBIN) “Teseo Tesei” della Spezia, rivivono gli 11 mesi di prove durissime che li hanno portati sin qui: oltre 200 immersioni, di giorno e di notte, modulate su difficoltà crescenti e con l’utilizzo di apparecchiature specialistiche, come l’autorespiratore a ossigeno, a miscela, lo scafandro tradizionale e l’apparecchiatura subacquea alimentata dalla superficie.
“Il mondo subacqueo – ha dichiarato il capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino – è un mondo complesso con numerose infrastrutture, e sarà sempre più popolato da sensori, droni, sommergibili e navi madri utilizzati per fini sia civili che militari, ma il fattore umano ha un ruolo chiave oggi e sempre. Le competenze, l’indole e la specificità dei palombari rappresentano la base imprescindibile per essere rilevanti e per consentire al nostro Paese di gestire il controllo e la proiezione nella dimensione subacquea nel Mediterraneo allargato”.
I 4 neo-brevettati sono rimasti padroni di corpo e mente in un ambiente che resta una sfida da raccogliere. Un elemento da dominare. Sono arrivati fino in fondo con un sogno in testa, e motivazioni che li hanno spinti oltre ogni difficoltà. Lo hanno fatto insieme, contando sempre l’uno sull’altro, e sulla solidità umana e professionale degli istruttori del gruppo Scuole.
“Il gruppo Scuole – ha commentato il comandante del COMSUBIN, contrammiraglio Stefano Frumento – è uno dei pilastri del comando raggruppamento subacquei e incursori, che ha il compito vitale di formare nuove leve. La fine dell’inizio, dunque, e il punto di partenza per acquisire una professionalità di riferimento per il Paese, costituita dalla capacità di lavorare in contesti tecnicamente difficili, condizioni spesso estreme e con sistemi ed equipaggiamenti in grado di raggiungere quote operative molto profonde. Il palombaro è anche un artificiere subacqueo, in grado di svolgere il suo rischioso lavoro in acqua, il suo ambiente di riferimento”.
Questo viaggio è appena iniziato, c’è tanta strada da fare. All’occorrenza, scenderanno in profondità fino a 300 metri per soccorrere sommergibili sinistrati, raccogliere evidence a seguito di esplosioni subacquee, bonificare gli ordigni esplosivi residuati bellici rinvenuti in mare, nei laghi e nei fiumi del Paese. Sono i compiti loro assegnati: alcune settimane fa, un team del reparto pronto impiego del GOS è intervenuto a Savona per supportare la procura di Genova in merito alle due esplosioni che avevano provocato una falla nello scafo della petroliera Seajewel.
“Il corso ordinario palombari non è per tutti, lo confermano i numeri: partiti in 8 a gennaio scorso, solo 4 oggi ricevono il basco blu, simbolo della specialità. Gli standard sono elevatissimi, il risultato finale è un operatore consapevole, abile, in grado di gestire lo stress e mantenere autocontrollo in situazioni di emergenza in cui la sua vita e quella altrui sono in gioco. Voltandosi indietro, questi ragazzi vedranno quanto fatto non come un sacrificio, ma come la scelta di far parte di un gruppo d’élite, devoto al servizio del Paese. Ai palombari del GOS chiedo di prendere il testimone dai colleghi del gruppo Scuole, facendo in modo che le nuove leve abbiano sempre lo sguardo fisso sulla stella giusta. Perché ‘Non si volta chi a stella è fiso’”, ha concluso il contrammiraglio Frumento.
Si va avanti con la certezza di essere operatori speciali, che compiono azioni importantissime per la sicurezza di tutti. Persone significative.