Un Paese che non dimentica: 47.989 euro per la famiglia del Brigadiere Legrottaglie. Francavilla Fontana abbraccia la memoria del carabiniere ucciso in servizio
Un gesto di cuore per una perdita che pesa ancora
Francavilla Fontana, Castello Imperiali. Nel cuore di una cittadina segnata dal dolore, il Nuovo Sindacato Carabinieri ha ufficialmente consegnato i 47.989 euro raccolti su GoFundMe alla famiglia del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, ucciso in servizio lo scorso 12 giugno.
Un’iniziativa nata da un’urgenza emotiva e da un senso di dovere collettivo, che ha coinvolto cittadini, colleghi e sconosciuti uniti da un solo pensiero: non lasciare sola la famiglia di un servitore dello Stato.
Il valore del gesto, il peso dell’assenza
A volere con forza questa raccolta e la cerimonia di consegna sono stati i segretari regionali pugliesi del Nuovo Sindacato Carabinieri, Cataldo Demitri e Natalino Leobono, presenti insieme a una comunità visibilmente commossa.
“Non esiste memoria senza azione concreta”, ha dichiarato Michele Capece, vicario nazionale del sindacato, sottolineando come il gesto abbia un valore che va ben oltre la cifra raccolta.
Ma non è mancata la nota dolente: assenze pesanti da parte delle istituzioni dell’Arma dei Carabinieri in Puglia, ufficialmente invitate ma rimaste silenziose.
“Non hanno ritenuto di partecipare né di rispondere all’invito”, è stato il commento amaro dei promotori. Una delusione che si fa eco anche nei confronti delle principali reti televisive, anch’esse assenti nonostante un invito formale.
Una cerimonia vera, partecipata, carica di significato
La cerimonia, svoltasi nello storico Castello Imperiali, ha avuto momenti di profonda intensità.
Cataldo Demitri ha aperto l’evento con parole semplici e dense di significato, mentre Irene Carpanese, segretario nazionale, ha illustrato come la raccolta fondi sia stata costruita con rigore e trasparenza.
Il sindaco Antonello De Nuzzo ha annunciato l’intitolazione di un luogo simbolico della città al Brigadiere Legrottaglie:
“Sarà un luogo vivo, che parlerà di memoria e sacrificio”.
Il silenzio, le lacrime, la lettera: quando le parole arrivano al cuore
A spezzare il silenzio, il momento forse più toccante: Natalino Leobono legge una lettera indirizzata alla moglie Eugenia e alle figlie Carla e Paola.
Parole cariche di dolore, ma anche di speranza, racchiuse nel dono simbolico di un bonsai di ulivo:
“Non possiamo restituirvi Carlo, ma possiamo custodire la sua memoria come si custodisce una fiamma viva”.
Un Paese che si unisce, malgrado tutto
“Una comunità vera si misura nei momenti difficili”, hanno ribadito i dirigenti sindacali, esprimendo il più sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno donato, condiviso, partecipato.
E mentre l’eco del loro grazie si propaga tra le mura del Castello, resta l’amaro di assenze che fanno rumore. Ma anche la certezza che la memoria di Carlo Legrottaglie non sarà dimenticata.
Non finché ci sarà chi, con cuore e impegno, continuerà a ricordarlo.
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