UFFICIALE DELLA MARINA MENTE SUGLI ESAMI: CONDANNATO A RISARCIRE
Ufficiale e fuori corso un po’ bugiardo. Accusato di essersi iscritto all’università solo per prendere e perdere tempo. È una rampogna che diventa danno erariale quella rivolta al giovane graduato che per quattro anni ha dichiarato al suo datore di lavoro, lo Stato, di studiare con profitto superando gli esami per laurearsi in Medicina a Pisa.
Quando, però, nell’imminenza di quella che avrebbe dovuto essere la tesi, il militare ha chiesto un’ulteriore proroga per proseguire gli studi, la magagna è diventata pubblica e per l’aspirante dottore prima è scattato il trasferimento d’ufficio in Sardegna e poi la denuncia alla Corte dei conti. Che nel giro di qualche mese è arrivata alla sentenza: Antony Pizza, 29 anni, pugliese, deve risarcire il ministero della Difesa con 10.754 euro.
Pizza, all’epoca dei fatti, era in servizio nella Marina Militare con il grado di sottotenente di vascello. All’importo la magistratura contabile è arrivata sommando le tasse di iscrizione e la spesa sostenuta dalla forza armata per consentirgli di frequentare il corso (triennale) applicativo all’università di Pisa, facoltà di Medicina. Un percorso conclusivo degli studi per il conseguimento del diploma di laurea. Il triennio in esame era stato preceduto da quattro anni passati all’Accademia navale di Livorno. Dopo il passaggio labronico il sottotenente di vascello si era iscritto all’ateneo pisano nel secondo semestre dell’anno accademico 2008-2009, con obbligo di discutere la tesi non oltre il 28 maggio 2013.
giudici nel verdetto. Nella ricostruzione del percorso universitario, la Corte dei conti ha contestato a Pizza di aver «rilasciato dichiarazioni non veritiere circa il proprio corso scolastico, al fine di prorogare il periodo di frequentazione dell’università di Pisa, con conseguente posticipazione del proprio impiego operativo nella forza armata per il completamento della ferma obbligatoria. Ed è proprio tale mancato impiego operativo, realizzatosi con la concessione di una proroga ulteriore, non meritevole, stante l’assenza del superamento di alcun esame, ha cagionato il nocumento erariale, consistito nella corresponsione dei già ricordati indebiti ratei stipendiali nel periodo calcolato a far data 28 maggio e fino al 4 novembre 2013».