Esteri

Ucraina-Russia, guerra a un passo. Escalation militare al confine

Si rialza la tensione ai confini tra Ucraina e Russia. La guerra sembra davvero a un passo. Nelle ultime settimane si registrano nuovi scontri nel Donbass dove il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con elmetto e giubbotto antiproiettile, ha voluto incontrare i militari impegnati al fronte sottolineando che la tregua “è stata sistematicamente violata di recente” e sono numerosi i soldati ucraini uccisi o feriti a seguito di attacchi ostili dai separatisti filorussi”.

I segnali di un’imminente escalation militare sono evidenti da mesi. A gennaio il ministro degli esteri russo Lavrov aveva chiarito che se Francia e Germania non forzeranno l’Ucraina a implementare gli accordi di Kiev, la Russia agirà “di conseguenza”.

La posizione degli esperti: non è la terza guerra mondiale


Secondo quanto riferito dagli analisti questa è la gestione del conflitto. Le maggiori potenze non stanno cercando di trasformare questa escalation militare nella terza guerra mondiale. Ma gli attori locali cercano costantemente di provocare e intensificare i combattimenti sul terreno. Per gli esperti l’obiettivo finale, anche se non dichiarato apertamente, può variare dall’annessione della regione del Donbass allo schieramento di peacekeepers sulla linea di contatto della regione secessionista di Lugansk-Donetsk. “I soldati ora sono dotati di armi e sono ben addestrati, dice un militare ucraino. Molti ragazzi hanno esperienza di combattimento. Sappiamo come fare la guerra, combatteremo per ciò che è nostro”.



Intanto da Mosca arriva un monito che suona più come una minaccia. Se Kiev riuscirà ad aderire alla Nato, come chiesto da tempo, l’Ucraina sarà distrutta. Per ora la Russia si è mossa sul campo di battaglia, moltiplicando le forze militari, i cecchini e le violazioni del cessate-il-fuoco dello scorso luglio testimoniate dagli osservatori Osce. Kiev controbatte accusando Mosca di aver inviato nuove truppe regolari. Una conferma di una strategia del Cremlino e di un possibile imminente attacco dell’Ucraina.

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